
Giuseppe Caruso
“Non è normale – spiegava Caruso – che i tre quarti dei patrimoni confiscati alla criminalità organizzata siano nelle mani di poche persone che li gestiscono spesso con discutibile efficienza e senza rispettare le disposizioni di legge”.
“La gestione dei beni confiscati alla mafia e la loro proficua valorizzazione sociale e produttiva – osserva Bubbico – non deve essere turbata da polemiche o incertezze. La confisca dei beni illecitamente acquisiti rappresenta uno strumento efficacissimo per combattere la mafia e il lavoro prodotto dalle forze di polizia e dalla magistratura, non può e non deve essere vanificato”. In questa direzione, prosegue, “muove il lavoro avviato dal presidente Letta e dal ministro Alfano per definire una moderna politica antimafia, anche attraverso la riforma e il rafforzamento degli strumenti oggi esistenti, tra i quali l’Agenzia nazionale”.
“Restituire alla collettività e alla fruizione pubblica i beni posseduti dalla mafia – conclude il viceministro – costituisce una priorità di questo governo”. Dopo il viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico, anche la presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi, convocherà per la prossima settimana il prefetto Giuseppe Caruso, direttore dell’Agenzia per i beni confiscati alle mafie, “per chiarimenti circa la nomina di alcuni amministratori dei beni confiscati”.
fonte. ANSA
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AUTORE. ANSA
Che si cominciasse a gestire bene il gruppo 6Gdo,ad affidare la gestione a gente veramente capace e non a questo o quel commissario che spesso agisce seguendo le sole logiche ragioneristiche,(Vedi governo Monti) non pensando che dietro ci sono persone che nulla hanno a che fare con la mafia e che chiedono solo di potere fare il proprio lavoro con dignità.E’ veramente un peccato e un grave danno per l’economia di Castelvetrano far chiudere un’azienda del genere.