randagi parco selinunteI cani del parco archeologico di Selinunte non sono più aggressivi. Dopo l’eccellente lavoro compiuto in questi mesi, da alcuni volontari dell’Enpa di Castelvetrano, i cani che da tempo stanziano all’interno dei 270 ettari dell’area archeologica e che in passato hanno anche aggredito i turisti (bimbo francese aggredito a luglio), con un programma specifico di “socializzazione” sarebbero diventati docili.

A confermare l’ottimo risultato ottenuto con gli oltre 30 cani che giravano per il parco, è Elena Martorana presidente della locale sezione dell’Ente protezione animali.

Abbiamo avviato-spiega Elena- in questi mesi, un attento programma di avvicinamento ai cani e soprattutto, alle cagne con i cuccioli. Dopo diverse settimane di socializzazione, attraverso un’opportuna assistenza che ha previsto la posa di cuccette, il cibo portato quotidianamente e soprattutto tante carezze, i cani adesso, non sono più aggressivi.

Nei prossimi giorni, il programma prevede il recupero dei cuccioli e la sterilizzazione delle cagne in modo tale da evitare la nascita di altri cani.

Una procedura non violenta e praticata da chi sa come amare questo genere di animali. Tutto sarà eseguito secondo le procedure previste dalla legge e secondo i protocolli previsti da questi volontari che, non amano sentir parlare di fucili narcotizzanti o di altri mezzi coercitivi per il recupero dei cani.

Dopo aver lavorato sulla socializzazione, i volontari dell’ENPA, in collaborazione con l’Oipa e Animal Sicilia, avvieranno un programma di adozione dei cuccioli del parco previa opportuna vaccinazione. L’intervento si è reso necessario, dopo le varie polemiche dei mesi scorsi, sulla massiva presenza di cani randagi nel parco.

Il Sindaco di Castelvetrano, Avv. Felice Errante, desidera precisare che “lo scorso 31 dicembre è stato deliberato un contributo di 300 Euro complessive alle due associazioni che stanno portando avanti questa iniziativa in collaborazione con l’amministrazione comunale”.

Dopo le diverse segnalazioni prevenute su numerosi tentativi di aggressioni verso i visitatori, il sindaco di Castelvetrano Felice Errante, di concerto con il direttore Giovanni Leto Barone, chiesero a suo tempo, l’intervento del Corpo Forestale per il recupero attraverso l’uso dei fucili narcotizzanti.

L’ipotesi sollevò subito la contrarietà delle associazioni animaliste che “bocciarono” sul nascere la proposta. Con questo interessante programma di socializzazione i cani sono stati addomesticati. Il problema può ritornare se, qualche “balordo” tornerà ad abbandonare cuccioli nell’area archeologica per liberarsene, rigenerando il randagismo.

di Filippo Siragusa
per GdS

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