La mattina di domenica 2 giugno su segnalazione dell’Assessore competente Manuela Cappadonna, i volontari dell’ENPA di Castelvetrano hanno recuperato una cucciola incidentata alla fine della via Roma, nei pressi del Liceo Scientifico.

Fortunatamente una dipendente comunale ha aperto il Canile Municipale e questo ha permesso di offrire le prime cure al povero cane che molto probabilmente ha perso l’uso degli arti posteriori. Aggiornamento 10:30 – I volontari ENPA ci hanno informato che l’animale è stato soppresso su indicazione del medico veterinario del canile. Dalle prime informazioni pare che le condizioni di salute della cucciola fossero molto compromesse in seguito all’incidente.

Questo – scrivono dall’ENPA – ci spinge a fare alcune riflessioni:

1) Nessun dipendente comunale ha la reperibilità al di fuori dell’orario di lavoro del canile; questo fa si che ogni volta ci troviamo a fronteggiare una emergenza si debba chiedere l’apertura del canile a titolo di “favore personale”…

2) L’assessore ha potuto toccare con mano il senso di abbandono che possa sentire il cittadino comune di fronte ad episodi analoghi quasi a pensare che simili accadimenti siano delle “emergenze di Serie B”.

Come associazione chiediamo a gran voce di partecipare a tavoli di lavoro nei quali si inizi un percorso istituzionale condiviso atto a fronteggiare il randagismo animale con un insieme di normative restrittive per chi detiene canidi a qualsiasi titolo, partendo da concetti basilari quali la microchippatura e la sterilizzazione, in un ottica che vada a valorizzare questi esseri viventi e faccia in modo che non siano sempre e solo visti come un “problema” bensì come una risorsa per il territorio.

Abbiamo tante idee nate dall’esperienza di chi ogni giorno lavora sul campo senza lucro a parte quello emozionale; ma le leve decisionali sono sempre state nelle mani di persone che hanno sempre considerato quello del randagismo animale un “problema di Serie B”.

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