Cane folgorato a Selinunte

La scorsa settimana in Piazza Empedocle a Selinunte uno dei pochi cani non randagi accompagnato dal padrone sulla piazza del porto per fare i propri bisogni ha scelto il lampione sbagliato, infatti mentre urinava alla base di un palo per l’illuminazione notturna ha cominciato a tremare forte e successivamente è svenuto sotto gli occhi attoniti dei molti passanti.

Chiamati, i tecnici dell’Enel hanno riscontrato che i fili che portano la luce al lampione, rosicchiati dai topi, erano a contatto col metallo del palo d’illuminazione che essendo un materiale conduttore ha fatto prendere una pesante scossa elettrica al povero cagnolino… Ma se al posto del cane a quel palo si appoggiava un bambino???

E’ iniziata la primavera e come ogni anno Selinunte si risveglia, riaprono locali, turisti di ogni nazionalità frequentano il parco archeologico, i ristoranti, i bar e le spiagge. E come ogni anno ci si accorge dei vecchi soliti problemi della nostra borgata dimenticata da tutti per tutto l’inverno… Delle promesse fatte dall’amministrazione l’anno scorso a “I love Selinunte” (leggi l’articolo) si è fatto ben poco e le cose fatte si dovrebbero rifare e magari anche farle meglio.


Il porticciolo è sempre pieno di alghe che maleodorano nonostante il buco aperto sul braccio sud-ovest e successivamente chiuso a metà (già a metà, lo sbarramento arriva solo a pelo d’acqua e le alghe entrano da sotto, mma!).

Cabine Enel poste lungo le vie del centro sono imprudentemente spaccate e tenute assieme da corde di plastica.
Le strade asfaltate l’anno scorso sono già piene di buche, smantellate dalle piogge o rotte a causa di guasti alle tubature poste sotto il livello stradale.

Per le strade, oltre ai sacchetti di spazzatura non raccolta dagli operatori ecologici, cumuli di sporcizia provocata dai cani randagi che rovistano tra i rifiuti posti davanti le case, giacciono da mesi lungo le vie del centro e se si chiede agli addetti all’immondizia, rispondono che non è compito loro!
Le spiagge oltre alle solite bottiglie, pezzi di legno, copertoni e quant’altro, quest’anno sono pure piene di ZECCHE…
Urge una disinfestazione totale, le zecche sono pericolose, quanto l’elettricità, l’incompetenza, il menefreghismo e l’apatia!

Tommaso Scirè

tratto da I love Selinunte

AUTORE.   Tommaso Scirè