L’indagine sulle infiltrazioni mafiose a Campobello di Mazara, portarono nel dicembre scorso a undici arresti. In manette finì pure il sindaco Ciro Caravà, in carica dal giugno del 2006. Viene indicato dai carabinieri come “l’espressione politica della locale consorteria mafiosa”.
Nonostante tutto, Caravà non si era dimesso e questo avrebbe ostacolato l’iter per il commissariamento dell’Ente che si trovava immobilizzato dal punto di vista amministrativo.
Il Consiglio dei Ministri di stamattina (27 luglio), a seguito dell’accertamento di infiltrazioni della criminalità organizzata che condizionano l’attività dell’amministrazione locale, ne ha disposto il commissariamento, affidando la gestione amministrativa a commissioni straordinarie.
Queste eserciteranno le funzioni spettanti al Consiglio comunale, alla giunta e al Sindaco, fino all’insediamento degli organi ordinari. I Comuni interessati sono due: Comune di Misilmeri (Palermo) e Comune di Campobello di Mazara (Trapani).
AUTORE. Redazione
nemmeno un commento da compobellesi Onesti …….ahahahah
Il silenzio di Noi campobellesi diviene dallo sgomento e dalla tristezza che segue una decisione del genere. Sapere dallo Stato che i governanti locali che Tu hai votato (e fatto votare) poi, sotto-sotto, fanno le “marachelle”…ti toglie il fiato e ti azzera ogni certezza. Prendere atto che a distanza di 20 anni si è andati incontro ad un altro scioglimento è solo sinonimo che il rinnovamento non c’è stato e che l’orlo del baratro è stato oltrepassato. Vivo a Castelvetrano da qualche anno ma il mio cuore è campobellese. Posso solo sperare che stavolta sia la volta buona affinchè si possa ripartire a testa alta e senza strascichi. Chi ha sbagliato (se c’è stato) è giusto che paghi e si tolga di mezzo lasciando spazio a chi fa della politica vero e puro altruismo (si spera!).