Riportiamo di seguito lo sfogo pubblico dell’avvocato Eugenio Brillo in riferimento all’evidente stato di degrado di molti aree del territorio di Castelvetrano con particolare riferimento alle borgata marinare.
AUTORE. RedazioneMi chiedo come mai nessuno parli? Questa città mi sembra addormentata su se stessa e incapace di reagire.
Tutto sta crollando, tutto va in rovina, tutto viene abbandonato e nessuno fa niente. L’anarchia regna e la cosa più grave è che la gente incomincia a conviverci. Molti già vanno via ma noi, già in età avanzata, abbiamo il dovere e l’obbligo morale di favorire il cambiamento e di aiutare le nuove generazioni a comprendere dove si è sbagliato e ad intraprendere strade nuove che portino verso l’esaltazione della bellezza della nostra terra e della nostra città.
è la decadenza,il declino,la nemesi
succede a tutte le civiltà stanche incapaci di reinventarsi e che hanno perso il senso del rispetto
nessuno dimentichi che il colosseo è stato per secoli usato come riparo di greggi e cava di pietre
..si attendono nuovi padroni!
Fare una verifica degli errori commessi negli anni ha un senso solo se chi li ha commessi o chi ha sbagliato ne ammetta le responsabilità e decida finalmente di farsi da parte .Lo stato di abbandono ed il degrado della nostra comunità ha radici lontane e toccale responsabilità di chi ci ha amministrato e noi cittadini “normali” che ciò abbiamo permesso, lasciando fare, senza denunciare chi era di casa e frequentava le “stanze” di Palazzo Pignatelli.Marinella di Selinunte, Triscina, centro storico e relativo degrado ce lo portiamo dietro da molti…molti anni tra sorrisi compiacenze e pacche sulla spalle agli amministratori ai funzionari e dipendenti del nostro comune.Un radicale cambiamento di rotta è ormai indispensabile. Per cambiare le cose, dobbiamo cambiare noi cittadini, diventando protagonisti, attenti osservatori, e riflettendo sulle prossime deleghe che andremo a dare con il voto. Ai nostri giovani, disillusi ed avviliti, un invito a diventare protagonisti attivi e inflessibile per un reale cambiamento. Viviamo in una splendida terra, e non meritiamo un simile degrado.
Pubbliciziamo la parola lavoro anzicche’ mafia e col tempo tutto cambiera’. Lavoro lavoro lavoro. Creiamo lavoro e diamo lavoro, non piangiamoci addosso. C’e’ un’intera citta’ da ricostruire. Lavoro lavoro lavoro