L’ex vice sindaco Biagio Virzì, attuale consigliere comunale, dice addio al Movimento 5 Stelle. Lo ha fatto dopo che – scrive in una nota – invani tentativi per avviare una fase nuova dentro il movimento. Virzì avrebbe voluto recuperare la «perduta identità politica» del Movimento, ma non c’è riuscito e si arreso. Nella nota scrive che lascia «in punta di piedi» ma, in effetti, la lunga lettera alza polvere e fa rumore. E, tra le righe, Virzì parla che «si sarebbe dovuto passare da un leaderismo populista a un leaderismo democratico», criticando il M5S che, alla fine del discorso, non si è dedicato all’ascolto, alla tutela delle minoranze e una maggiore considerazione del consiglio comunale.
L’abbandono di Virzì (fedelissimo amico sin dai tempi delle amministrative del sindaco Enzo Alfano) arriva dopo la nomina della nuova Giunta da parte del primo cittadino che ha “ripescato” Luca D’Agostino e Angela Mandina e ha riconfermato Filippo Foscari e Antonino Manuzza. Biagio Virzì si sarà arrabbiato di più e ha preso carta e penna scrivendo una nota che trasuda rabbia: «La sfiducia potrebbe generare opportunità ed essere foriera di ripresa politica e reazioni emotive positive, acquisendo consapevolezza su cosa sta realmente accadendo e cosa potrebbe realizzarsi», scrive. Da ieri Virzì è, dunque, indipendente, assicurando il suo contributo per elaborare proposte e confronto dialettico tra le diverse posizioni politiche e programmatiche.