Dopo Ruby ecco Perla. Ancora una volta l’ombra di una donna si allunga, minacciosa, sul presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Perla dice di avere partecipato ad alcune di queste feste, di avere assistito a scene piccanti, ma nega che sia stata lei a fornire la materia prima per lo sballo.

In uno degli interrogatori Perla Genovesi mostra la disponibilità a collaborare con gli inquirenti. Roba che scotta. Racconta, infatti, di banchetti orgiastici in alcune ville private sparse fra Trapani, Castelvetrano, Triscina, Campobello e Tre Fontane.

Politici e amministratori locali, sindaci di piccoli comuni, rappresentanti di enti locali, qualche parlamentare siciliano che siede sugli scranni nazionali, volti più o meno noti se la spassano in compagnia di belle donne, sniffando e fumando cocaina.

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