Salvalarte Belìce 2012: l’associazione Officina Tour Project di Palermo e i Giovani Architetti della Provincia di Trapani, nell’ambito della quinta edizione di Salvalarte Belìce, propongono una mostra di fotografie di Sebastiano Raimondo e Santo Domina e una visita guidata attraverso il centro storico di Castelvetrano con la partecipazione del prof. Marco Rosario Nobile dell’Università di Palermo.

Appuntamento al Teatro Selinus per oggi pomeriggio alle ore 17:00: inaugurazione mostra fotografica e visita guidata “Castelvetrano da scoprire, conoscere e valorizzare”, itinerario del centro storico con tappe presso i maggiori edifici sacri e civili;

dalle ore 20.00, “Un cantiere che fa scuola”, visita in anteprima al cantiere di restauro della Chiesa di San Domenico, a cura di LEGAMBIENTE.

la Chiesa di San Domenico

Ritorniamo ad occuparci di arte e conservazione, con la visita in anteprima a cantiere di restauro della Chiesa di San Domenico di Castelvetrano. Un intervento – quello in corso – sollecitato negli anni da don Giuseppe Undari, dalla parrocchia, dal comitato Pro San Domenico, da Legambiente, dalla Soprintendenza ai Beni culturali di Trapani, dagli amministratori e dai cittadini tutti. Quello che toccheremo con mano è una idea innovativa: quella di “Un cantiere che fa scuola”.

Il cantiere di restauro dell’apparato decorativo dei Ferraro da Giuliana, costituisce infatti una opportunità di studio dell’arte dello stucco nel secolo XVI e delle tecniche impiegate da questa bottega per la realizzazione di quello che è il loro capolavoro indiscusso, commissionato nella seconda metà del Cinquecento da Don Carlo d’Aragona e Tagliavia, principe della città.

Questo articolato progetto didattico
, voluto fortemente dalla Soprintendenza, coinvolge l’Accademia di Belle Arti di Palermo, dove il progetto è stato già presentato lo scorso 26 aprile, come anche la Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (SUPSI) di Lugano, i cui docenti sono in questo momento impegnati in cantiere nelle attività di formazione permanente rivolte all’equipe di restauratori che intervengono sul capolavoro dei Ferraro.
Avremo l’occasione di vedere da vicino la maestosità dall’albero di Jesse e degli altri capolavori davvero singolari. La Chiesa di San Domenico di Castelvetrano è probabilmente la più alta espressione del manierismo siciliano, più volte indicata come la Cappella Sistina della nostra isola. In ogni parte di questo complesso ciclo decorativo, realizzato tra il 1574 e il 1580 da Antonio Ferraro, si celano significati iconologici e la cappella del principe, che conserva il suo sarcofago in marmi colorati, è infatti il mausoleo voluto da uno degli uomini in quel momento più potenti del continente.

Il capolavoro del manierismo siciliano sarà, entro pochi mesi, restituito alla pubblica fruizione, presumibilmente, infatti, prima della la fine dell’anno si concluderanno i lavori di restauro e la Chiesa sarà nuovamente aperta al pubblico.

Castelvetrano da scoprire, conoscere e valorizzare

L’Associazione culturale Officina Tour Project si è proposta di dare un contributo alla valorizzazione dei Beni culturali e ambientali della Valle del Belìce, progettando itinerari monumentali e paesaggistici attraverso il territorio di Castelvetrano Selinunte.

L’esito del proprio lavoro è stata l’edizione di una guida turistica – Guida di Castelvetrano e del suo territorio. Sei itinerari tra architettura, archeologia e natura, a cura di R. Denaro e S. Zichichi, Edizioni Caracol, Palermo 2012 – e la realizzazione di una guida multimediale online visitabile al sito www.touproject.it. Con Salvalarte Belìce sarà presentato uno dei sei percorsi presenti nella guida: l’itinerario prevede la visita del centro storico di Castelvetrano facendo tappa ad alcuni interessanti esempi di architettura sacra e civile.
Tramite il percorso si può comprendere l’evoluzione urbanistico-architettonica di Castelvetrano, avvenuta durante il potere dei signori Tagliavia Aragona Pignatelli, e di riconoscerne ancora oggi l’aspetto di un antico centro feudale. Il Sistema delle Piazze, centro nevralgico del paese, offre una singolare scenografia urbana, composta da un susseguirsi di piazze (Umberto I e Carlo d’Aragona Tagliavia), le cui quinte sono costituite dai prospetti di alcuni monumenti emblematici della cittadina: Palazzo Pignatelli Aragona costruito sulle fondamenta di un castello federiciano; la Chiesa Madre con raffinato disegno cinquecentesco ispirato alle cattedrali normanne e la Fontana della Ninfa di sapore barocco. Lasciato il Sistema delle Piazze si procedere lungo il rettifilo di via Garibaldi, scandito da palazzetti signorili e portali che danno accesso ai tradizionali cortili.
La visita si conclude a Piazza Regina Margherita, altro significativo polo urbano sorto attorno alla Chiesa di San Giovanni, fondata nel XVI secolo e ristrutturata secondo il gusto neoclassico, e la Chiesa di San Domenico, nota per le esuberanti decorazioni cinquecentesche di Antonino Ferraro da Giuliana, della quale si attende l’apertura al pubblico dopo il cantiere di restauro.

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