belice ambienteNino Oddo, deputato regionale, ha rilasciato questa lunga dichiarazione sull’Ato Belice Ambiente:

La situazione relativa ai servizi, ai costi di gestione e al calcolo delle tariffe d’igiene ambientale applicate dalla Belice Ambiente S.P.A. che ha interessato i Comuni della Valle del Belice nonché Castelvetrano, Campobello di Mazara e Mazara Del Vallo è a dir poco sconvolgente.

Di fronte a una situazione del genere non ci si può trincerare dietro un silenzio di comodo.
La diatriba, infatti, dura ormai da qualche anno; iniziata con la precedente amministrazione prosegue ancora oggi con la nuova senza che nessuno sia riuscito a dare delle risposte chiare ai cittadini che ne sono rimasti altamente penalizzati.

Questi ultimi, appunto, hanno visto recapitarsi delle bollette relative alla tariffa d’igiene ambientale con incredibili aumenti, a volte anche superiori al 300%, con notevoli ripercussioni sui bilanci delle famiglie e delle aziende presenti sul territorio
Bisogna chiedersi a cosa debba essere imputato questo sproporzionato incremento dei costi!
Di certo è che il servizio non è migliorato. Che la ma/a gestio ha inasprito i rapporti tra i cittadini e l’ente ed ha prodotto jnnumerevoli iniziative di associazioni spontanee che si pongono in contrasto con questi sistemi di gestione.
Dal canto mio, mi sento di condividere in pieno tali iniziative riconoscendole legittime anche perché questi scompensi sono la risultante di una serie macroscopica di errori e di una mancata assunzione di responsabilità da parte dell’ente che gestisce il servizio.

Dapprima, infatti, ci sono stati errori sul calcolo delle bollette. cubatura e nucleo familiare, in secondo luogo la Belice Ambiente, per il tramite del concessionario, ha iscritto a ruolo le somme risultanti dalle bollette del 2005 sulle quali sono stati indebitamente calcolati, per la seconda volta, l’IVA e il tributo ambientale.
Dì fronte a questo quadro globale i cittadini che, in assoluta buona fede, non hanno ancora evaso le bollette non sanno come comportarsi e non accettano alcune politiche di sconto messe in atto dalla società di gestione che sembrano non risolvere alla base il problema ma che anzi potrebbero provocare danni ingiusti ai contribuenti ritenuti morosi.
Esprimo vicinanza, innanzitutto, ai cittadini che sono interessati alla vicenda preannunciando sin d’ora una forte iniziativa parlamentare, nonché sostegno ai Comuni che in atto hanno pendenze contro la società di gestione ed ai Consigli Comunali che hanno approvato ordini del giorno tendenti ad indurre La Belice Ambiente S.p.a. ad annullare e/o revocare le cartelle esattoriali relative alla tariffa d’igiene ambientale per l’anno 2005.

Ancora più assoluta sembra la posizione dell’Avvocato Piero Spina, vicesindaco del Comune di Santa Ninfa che, interpellato sull’argomento, sottolinea che non ci si può mettere la testa sotto la sabbia evitando di mettere in risalto il totale fallimento del sistema degli ATO in Sicilia e auspicandosi un ripristino della situazione quo ante soprattutto in un periodo in cui, sia in ambito regionale, ma soprattutto a livello nazionale, ci si interroga sui costi sproporzionati della politica e, in particolar modo su quegli enti, a suo dire, “inutili” che non sono altro che costi aggiuntivi per la collettività e l’archetipo di una politica vecchia e di tipo prettamente clientelare.

(fonte marsala.it)

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