emergenza rifiuti

A causa della nota crisi economico-finanziaria della Belice Ambiente S.p.A. in Liquidazione, aggravata dagli ultimi atti di pignoramento verso terzi, promossi dai creditori, dalla riduzione drastica del “Fido” da parte della BNL (tesoreria della Belice Ambiente) e dalle comunicazioni dei fornitori essenziali di non concedere più servizi e credito, la Società non è più in grado di garantire il servizio per la raccolta dei rifiuti nell’ATO TP2.

Da lunedì (11 febbraio) quando inizierà a finire la scorta di carburante all’interno dei mezzi, comincerà a fermarsi il servizio causando disagi in tutto il territorio.

La società «Belice Ambiente Spa» gestisce dal 2005 il servizio di raccolta dei rifiuti nei comuni di Petrosino, Mazara del Vallo, Castelvetrano, Campobello di Mazara, Santa Ninfa, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Gibellina, Vita e Salemi. Sono 132 mila gli utenti di tutto l’Ambito dove il servizio viene svolto con mezzi ed uomini della società

Anche i Sindacati hanno già richiesto un incontro con i vertici della Belice Ambiente e preannunciato azioni di protesta a causa del mancato pagamento dello stipendio di gennaio e per le non rosee prospettive per il pagamento delle future mensilità.


Il Liquidatore Nicola Lisma, in una nota inviata al Prefetto di Trapani, al Presidente della Regione Sicilia, all’Assessore regionale all’Energia e ai Rifiuti, al Direttore del Dipartimento Acque e Rifiuti, alla Provincia Regionale di Trapani, e a tutti i Comuni soci dell’Ambito territoriale, chiede un intervento immediato affinché si eviti l’insorgenza dell’emergenza igienico-sanitaria in tutto il territorio.

Purtroppo con rammarico – dichiara Lisma – dopo avere posto in essere tutte le azioni necessarie per evitare che quanto già successo in altri Ambiti territoriali (Palermo, Agrigento, Messina), accadesse anche nel nostro territorio, la situazione è venuta ad aggravarsi a seguito delle azioni giudiziarie dei creditori della società, del mancato pagamento di quanto dovuto dai Comuni soci alla Belice Ambiente e dai fornitori essenziali che non garantiscono più le forniture di carburante, le riparazioni dei mezzi, ecc. Mi appello al senso di responsabilità dei Comuni soci e delle Istituzioni, affinché mettano in campo tutte quelle azioni necessarie per evitare l’emergenza igienico-sanitaria.

Rammento inoltre – aggiunge Nicola Lisma – che per ogni giorno di non raccolta dei rifiuti, occorreranno altri tre giorni di lavoro per rimuovere quanto depositato dai cittadini sulle strade, con un ulteriore pesante aggravio dei costi. Ci scusiamo anticipatamente con i cittadini per i futuri disagi, che non dipendono dalla volontà di chi amministra la società ma da problematiche oggettive che possono essere risolte soltanto dai Comuni soci e dalle Istituzioni.

Della problematica se ne discuterà nell’Assemblea dei soci convocata per lunedì mattina presso la sede della società.

L’addetto stampa
Mariella Quinci

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