Il GIP Vito Marcello Saladino, su richiesta della Procura di Marsala, ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di Giovanni Elia, noto avvocato castelvetrano di 56 anni.
Oltre all’avvocato Elia, accusato di non avere adempiuto ai suoi doveri di curatore fallimentare, il provvedimento cautelare è stato applicato anche un gruppo familiare di Partanna operante nel settore della ristorazione e composto dai coniugi Guglielmo Morsello e Caterina Tringeri, dai loro figli Vincenzo ed Elisabetta Morsello e dal marito di quest’ultima, Gianfranco Pastore.
Secondo l’accusa, gli iniziali fatti di bancarotta fraudolenta pre e post-fallimentare contestati agli indagati sarebbero andati in prescrizione proprio a causa del “silenzio” dell’avvocato Elia.
Gli inquirenti hanno stimato un attivo fallimentare, costituito da beni immobili, ossia due locali adibiti a ristorazione-pizzeria e altri fabbricati e terreni che ammonterebbero di oltre un milione e 600 mila euro.
L’avv. Franco Messina, legale difensore di Elia, precisa che nell’ambito dell’interrogatorio del GIP, previsto per il prossimo venerdì 11 luglio, verrà dimostrata la buona fede del proprio assistito e la totale estraneità ad ogni fatto di reato.
AUTORE. Redazione