Complessivamente le assunzioni, riferite ai soli datori di lavoro privati, nel periodo gennaio-giugno 2018 sono state 3.892.000: sono aumentate del 6,9% rispetto allo stesso periodo del 2017. In crescita risultano tutte le componenti: contratti a tempo indeterminato +1,7%, contratti a tempo determinato +5,9%, contratti di apprendistato +11,2%, contratti stagionali +2,8%, contratti in somministrazione +16,3% e contratti intermittenti +6,5%.
Nel primo semestre dell’anno si conferma l’aumento delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato (+84.000), che registrano infatti un fortissimo incremento rispetto al periodo gennaio-giugno 2017 (+58,7%). Nel 2018 scade il triennio degli apprendisti assunti nel 2015, anno in cui a causa della possibilità di utilizzo dell’esonero triennale, le assunzioni in apprendistato hanno registrato una notevole riduzione rispetto agli anni precedenti. Questo contribuisce a spiegare la contrazione rilevata nel periodo gennaio-giugno 2018 dei rapporti di apprendistato confermati alla conclusione del periodo formativo (-18,9%).
Le cessazioni nel complesso sono state 3.001.000, in aumento rispetto all’anno precedente (+12,0%): a crescere sono le cessazioni di tutte le tipologie di rapporti a termine, soprattutto i contratti intermittenti e in somministrazione, mentre diminuiscono quelle dei rapporti a tempo indeterminato (-4,6%).
Nel report sul primo semestre 2018 sono pubblicate quattro tavole che analizzano con maggior dettaglio la dinamica dei flussi di attivazione e cessazione dei rapporti di lavoro. Confrontando il primo semestre di ciascun anno della serie storica 2014-2018 dei nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato instaurati con incentivazioni, si osserva che nel 2014 i rapporti incentivati sono risultati pari al 28% (considerando sia assunzione che trasformazioni), hanno raggiunto una quota molto elevata nel 2015 (59%) e successivamente sono diminuiti passando dal 45% del 2016 al 29% del 2018. Nel primo semestre 2018, su un totale di 1.079.000 nuovi rapporti a tempo indeterminato (incluse le assunzioni in apprendistato), i rapporti agevolati risultano pari a 316.000, di cui 59.000 dovuti all’esonero strutturale giovani.
LA CONSISTENZA DEI RAPPORTI DI LAVORO
Nel periodo gennaio-giugno 2018, nel settore privato, si registra un saldo, tra assunzioni e cessazioni, pari a +891.000, inferiore a quello del corrispondente periodo del 2017 (+963.000).
Su base annua, il saldo consente di misurare la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro. Il saldo annualizzato (vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi) a giugno 2018 risulta positivo e pari a +392.000, in flessione rispetto a quello registrato a maggio (+453.000). La variazione tendenziale dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato risulta ancora negativa (-28.000), seppur in miglioramento per il sesto mese consecutivo. Positiva la variazione dello stock di rapporti di somministrazione e di quelli stagionali; ancora significativamente positivi, seppur in progressiva riduzione, i saldi annualizzati dei rapporti a tempo determinato, di apprendistato e di quelli intermittenti.
IL LAVORO OCCASIONALE
La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO), a giugno 2018 si attesta intorno alle 20.000 unità; l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a circa 250 euro.
Per quanto invece attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), a giugno 2018 sono circa 6.500 lavoratori impiegati; l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a circa 310 euro.
I dati completi sono consultabili sulla home page del sito istituzionale dell’Inps (www.inps.it) nella sezione Dati e analisi/Osservatori Statistici, report dal titolo “Osservatorio sul precariato”.
Dalla prossima settimana sarà possibile accedere alla versione navigabile aggiornata dell’osservatorio, che arricchisce le informazioni presenti nel report cartaceo.
Comunicato stampa INPS
AUTORE. Comunicato Stampa