banda dello specchiettoContinuano le segnalazioni dell’ormai nota “truffa dello specchietto”. La dinamica è la seguente: l’automobilista sorpassa un’auto, dopodiché è costretto a fermarsi perché l’altro automobilista, con gesti o suonando il clacson, lo intima a farlo.

Una volta fermi, il truffatore dice di essere stato colpito nella fase di sorpasso e le auto risultano strisciate. A questo punto inizia la “trattativa” economica per evitare il CID. In molti casi il truffatore dice di avere fretta perché ha un ammalato in auto e che preferirebbe essere risarcito in contanti.

Un lettore di Castelvetrano ci racconta la sua recente esperienza:

Mi trovavo in Via Mazara, quando dall’altro lato della carreggiata un ragazzo e una ragazza stranieri, probabilmente Romeni, attendevano il mio passaggio a bordo di una Grande Punto in sosta e inscenavano l’urto colpendomi lo specchietto con un oggetto che poi ha lasciato segni sulla mia macchina. I due mi inseguono e mi affiancano intimandomi di fermarmi. Scendo dall’auto e la situazione mi era apparsa subito chiara.

“Mi hai toccato lo specchietto che dobbiamo fare?” questa è la prassi. Io determinato lo invito caldamente a smetterla di reiterare l’urto in giro per la città lo mando a qual paese e loro si dileguano.

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