È stato un ordigno fatto esplodere contro un blindato Lince a causare la morte di due soldati italiani e il ferimento di altri due oggi in Afghanistan. È quanto fa sapere il comando italiano di Herat.

Il fatto è avvenuto alle 9,15 locali. Dalle prime ricostruzioni risulta che il veicolo colpito occupasse la quarta posizione lungo il convoglio che era in movimento e si trovava a 25 chilometri a sud di Bala Murghab. I feriti sono stati immediatamente evacuati presso l’ospedale da campo di Herat con elicotteri di Isaf.

Una donna tra i feriti, non in pericolo di vita
Non sarebbero in pericolo di vita i due militari italiani (tra cui una donna), rimasti feriti questa mattina in conseguenza dell’attentato ai danni di una pattuglia italiana della missione Isaf. I due hanno riportato ferite agli arti inferiori in conseguenza dell’esplosione che ha investito il blindato Lince sul quale si trovavano.

«Nessuna decisione sarà presa unilateralmente ma insieme a livello internazionale». Lo dice Roberto Calderoli, a proposito della eventuale decisione del governo italiano di lasciare l’Afghanistan dopo le ultime due nuove vittime italiane: «Al di là delle vite umane che fanno spaccare il cuore, bisogna verificare se questi sacrifici servono o meno a qualcosa»

Dal 2004 ad oggi, 25 italiani morti in Afghanistan
Con i due militari uccisi oggi nel nordovest del Paese, sale a 25 (rpt 25) il numero dei militari italiani morti in Afghanistan dall’inizio della missione, nel 2004. Di questi la maggioranza è rimasta vittima di attentati, altri invece sono morti in incidenti, alcuni anche per malore.

Caporal maggiore GIOVANNI BRUNO – Il 3 ottobre 2004 alla periferia di Kabul esce di strada il mezzo sul quale viaggiava il caporal maggiore Bruno, 23 anni.

Capitano di fregata BRUNO VIANINI – Il 3 febbraio 2005 il capitano è su un aereo civile in volo da Herat a Kabulche precipita in una zona di montagna 60 km a sudest della capitale.

Caporal maggiore capo MICHELE SANFILIPPO – L’ 11 ottobre 2005 il caporal maggiore, 34 anni, è trovato morto nella camerata del battaglione Genio a Kabul, colpito alla testa da un proiettile partito accidentalmente.

Tenente MANUEL FIORITO e maresciallo LUCA POLSINELLI – Il 5 maggio 2006 un ordigno esplode al passaggio di una pattuglia italiana su due veicoli blindati a sud-est di Kabul. Rimangono uccisi gli alpini Fiorito, 27 anni, e Polsinelli, 29 anni.

Tenente colonnello CARLO LIGUORI – Il 2 luglio 2006 il tenente colonnello Liguori, 41 anni muore d’infarto a Herat. Caporal maggiore GIUSEPPE ORLANDO – Il 20 settembre 2006, si ribalta il ‘Pumà sul quale viaggia una pattuglia italiana a Chahar Asyab. Muore il caporal maggiore Orlando, 28 anni.

Caporal maggiori GIORGIO LANGELLA e VINCENZO CARDELLA – Sei giorni dopo, sempre a Chahar Asyab, un ordigno improvvisato esplode al passaggio di una pattuglia italiana: resta ucciso il caporal maggiore Langella, 31 anni, mentre altri 5 militari italiani sono feriti. Tra questi il caporal maggiore Cardella che morirà alcuni giorni dopo.

LORENZO D’AURIA – Il 24 settembre 2007, l’agente del Sismi Lorenzo D’Auria viene gravemente ferito durante il blitz delle forze speciali britanniche compiuto per la sua liberazione. Trasportato in Italia, D’Auria morirà qualche giorno dopo.

Maresciallo capo DANIELE PALADINI – Il 24 novembre 2007 il maresciallo Paladini è nella valle di Pagman, a 15 km da Kabul, da un kamikaze che si fa esplodere. Altri tre militari feriti.

Maresciallo GIOVANNI PEZZULO – Il 13 febbraio 2008 il maresciallo Pezzulo, 44 anni, è ucciso in un attacco con armi da fuoco portatili nel distretto di Uzeebin, a circa 60 km da Kabul. Un altro militare è ferito. Pezzulo faceva parte del Cimic Group South di Motta di Livenza, un reparto che si occupa prevalentemente di attività di cooperazione civile-militare.

Caporal maggiore ALESSANDRO CAROPPO – Il 21 settembre 2008 Caroppo, del contingente italiano a Herat, muore per un malore prima di montare di guardia.

Maresciallo ARNALDO FORCUCCI – Il 15 gennaio 2009, il maresciallo dell’Aeronautica muore per un arresto cardiocircolatorio.

Caporal maggiore ALESSANDRO DI LISIO – Il 14 luglio, Di Lisio, dell’8/o reggimento Guastatori Paracadutisti Folgore, muore per lo scoppio di un ordigno al passaggio di un convoglio italiano a Farah.

Tenente ANTONIO FORTUNATO, Sergente Maggiore Roberto VALENTE, Primo caporal maggiore MATTEO MUREDDU, Primo Caporal Maggiore GIANDOMENICO PISTONAMI, Primo Caporal Maggiore MASSIMILIANO RANDINO, Primo Caporal Maggiore DAVIDE RICCHIUTO – Il 17 settembre 2009 è strage di italiani a Kabul: un’autobomba esplode al passaggio di un convoglio, sei parà muoiono e altri quattro restano feriti. Caporal maggiore ROSARIO PONZIANO – Il 15 ottobre 2009, in seguito al ribaltamento del mezzo sul quale viaggiava, nel corso di uno spostamento da Herat a Shindand, moriva il primo caporal maggiore Ponziano. PIETRO ANTONIO COLAZZO – Il 26 febbraio 2010 l’agente dell’Aise viene ucciso nel corso di una sparatoria a Kabul.

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