Paolo Agate, 60 anni, originario di Marsala, dirigente dell’Azienda Sanitaria Provinciale con l’incarico di responsabile del centro unico prenotazioni, è stato rimosso dal suo incarico.
Sul curriculum vitae di Agate compariva una laurea in scienze statistiche ed economiche che in realtà non ha mai conseguito.
L’ufficio procedimenti disciplinari, ha già provveduto a segnalare il caso alla Procura. Agate, era stato chiamato alla guida del Cup nel 2011. Dopo la stipula del contratto, l’azienda, più volte avrebbe richiesto ad Agate l’originale della laurea in scienze statistiche. Ma il documento non è mai saltato fuori, insospettendo i vertici dell’Azienda che hanno così avanzato formale richiesta presso l’ateneo palermitano. La risposta, da parte dell’Università degli studi di Palermo non è tardata ad arrivare: “Paolo Agate non risulta avere conseguito la laurea presso questa università”. A quel punto il direttore generale dell’Asp Fabrizio De Nicola ha provveduto alla rimozione del dirigente. Il coordinamento è stato affidato a Osvaldo Cono Ernandez.
Paolo Agate è considerato molto vicino all’assessore alla sanità Massimo Russo. Suo figlio Valerio, infatti, è stato candidato al consiglio comunale nella lista “Marsala Avvenire” che fa riferimento proprio a Russo. Agate ha curato il blog del movimento.
Superconsulente di molte Procure (si cura di trascrivere le intercettazioni) Agate è stato anche consulente informatico dell’ex Sindaco di Marsala. Il suo curriculum vitae, con tanto di laurea adesso “sospetta”, è disponibile cliccando qui.
fonte. Marsala.it
AUTORE. Redazione
Ah bastardiiiiiii
A prescindere dal fatto che il signor Agate abbia mentito nel suo curriculum, ci tengo a precisare che ci sono tantissimi laureati che ignoranti erano e tali sono rimasti dopo la laurea, solo piú arroganti e pretendiosi.
Per svolgere la mansione del signor Agate credo non necessita nessuna laurea, vedendo come si lavora nella sanitá siciliana.
A dirla tutta neanche per lavorare in banca allo sportello ci sarebbe bisogno di una laurea in economia,eppure se noi giovani studiamo e ci uccidiamo