Si dice amareggiato ma, al contempo, incredulo nell’apprendere di questi nuovi arresti a Campobello di Mazara. Il sindaco di Campobello di Mazara Giuseppe Castiglione interviene dopo i due arresti di ieri: sono finiti in carcere il medico Alfonso Tumbarello e l’impiegato comunale Andrea Bonafede, cugino dell’omonimo geometra che ha prestato l’identità al boss Matteo Messina Denaro durante l’ultimo periodo della sua latitanza.
«Sorprende e ferisce leggere di ‘assordante silenzio dell’intera comunità campobellese’. Se la presenza del superlatitante a Campobello era così palese ed evidente a tutti, mi chiedo come mai non sia stato trovato prima?», ha detto il sindaco dopo la frase scritta dal pm Paolo Guido nella richiesta di custodia cautelare per i due arresti.
«Sono profondamente amareggiato della ricaduta che questi avvenimenti sta avendo sulla parte onesta della comunità campobellese, che sta subendo ingiustamente l’onta di comportamenti criminali di cui non è responsabile e che fortemente rinnega», ha aggiunto il sindaco. E aggiunge: «Chi ha responsabilità paghi, liberando il resto della comunità da questa infamia che a tutti i livelli ci sta cadendo addosso. Confido nel lavoro delle Forze dell’ordine e mi auguro che l’indagine possa veramente far luce sulle reali responsabilità, sgombrando ogni ombra dai cittadini onesti che mi sento di rappresentare».
E’ chiaro che la stragrande maggioranza della popolazione è onesta. Ma se una ristretta minoranza consente ad un superlatitante di vivere all’interno di una comunità e di frequentare indisturbato ristoranti, bar e botteghe, allora la maggioranza ne esce sonoramente sconfitta.