Arresto in flagranza per furto, eseguito nei confronti di Vincenzo Randazzo, nato a Castelvetrano, 43 anni, con precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio, contro la persona ed in materia di sostanze stupefacenti.
Il 22 ottobre scorso, su disposizione della locale Sala Operativa l’equipaggio della volante si recava presso il suddetto reparto, sito all’interno dell’ospedale di Castelvetrano, in quanto era stata segnalata la presenza di una persona sospetta.
Gli operatori, intervenuti sul posto verificavano un certo trambusto nonché la presenza del Randazzo, conosciuto dagli agenti per i numerosi precedenti penali e di polizia presenti a suo carico, nonché denunciato in stato di libertà in data 15.10.2011 per tentato furto in abitazione.
Per tali fatti RANDAZZO Vincenzo veniva tratto in arresto ed accompagnato presso gli Uffici del Commissariato. Celebrata l’udienza, il Tribunale di Marsala ha convalidato l’arresto ed applicato nei confronti dello stesso la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Ieri sera, sempre gli agenti del Commissariato di P.S. di Castelvetrano hanno arrestato Randazzo per i reati di evasione, tentata rapina e rapina aggravata.
In particolare, Randazzo Vincenzo, verso le ore 17,00 di ieri allontanatosi dalla sua abitazione di Castelvetrano, ove era sottoposto in regime di arresti domiciliari, dapprima tentava rapina presso il gestore del distributore carburanti “IP” della via Sapegno. Non riuscendo nel tentativo andava presso il distributore “ESSO” della via Campobello, impossessandosi con violenza della somma di 420 euro.
Il Randazzo, quindi si allontanava a bordo della sua autovettura facendo perdere le proprie tracce.
Gli Agenti del Commissariato ricostruiti i fatti hanno bloccato lo stesso proprio nei pressi del Commissariato di P.S. di Castelvetrano dichiarandolo in arresto per i reati di evasione dagli arresti domiciliari, tentata rapina e rapina in pregiudizio dei suddetti gestori di distributori carburanti.
fonte. Commissario Polizia Castelvetrano
AUTORE. Commissario Polizia Castelvetrano
Però…..che belle faccia da campione…..senza alcun valore però!!
E tornerà libero in 3, 2, 1…
Tanto tra un po lo riavremo tra noi!
ma cu è? …Patollaaaaaa!!…
Quello che davvero non si capisce è come un elemento pluripregiudicato, quindi un potenziale pericolo pubblico, possa godere della misura dei domiciliari.
Al contrario succede che un cittadino che non paga una tassa di 36 euro perde la casa di proprietà, come è successo a Genova. Siamo messi proprio male!
ittati la chiaviii!!!!!
Leggevo qualche tempo fa alla Casa del Caffé il Giornale di Sicilia. “Arrestati per furto di rame” con le foto dei tizi. I soliti tra l’altro :D
Penso: teccá, tanto prima o poi succedeva che li arrestavano, si stanno un po a mangiare gratis a San Giuliano o a Sciacca.
Pago, esco dal bar, e mi passano davanti corso corso passeggiando alle due del pomeriggio.
Mi sa che devo cominciare a rubare il rame.
di questi tempi i malacarne sono dei privilegiati. Basta farsi pizzicare un paio di volte con le modalità preferite: spaccio, rapine e furti, istigazione alla prostituzione o atti di violenza in genere e vedrete che poi riuscirete a campare più tranquilli. Si diventa una sorta di categoria protetta, si avrà facilità nel trovare un’occupazione, si acquisisce una certa forma di rispetto da parte della collettività…e io la sera se mi attardo un pò in giro con mia moglie, devo stare attento ad incontrare un tipo simile per due motivi.
1) devo stare attento a non “scannarlo” perchè poi i signori addetti mi vengono a cercare e dentro ci mettono a me per 20 anni.
2) devo stare attento a non “farmi scannare” per difendere mia moglie dal tipo che (come dicevo) è una categoria protetta e giustificata nelle azioni.
…tra le due preferisco la prima e Voi responsabili, lasciateli ancora un pò in giro e poi vedrete quanti la pensano come me…
patolla è la mascotte delle serate castelvetranesi….
Non c’è legge, prima del 2000 si faceva giustizia realmente, adesso non più, dopo l’entrata del nuovo secolo, fineremo nel far west, o ai tempi dell’uomo di Neanderthal, o nella giungla, dove ognuno si fa giustizia da se.