I carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Trapani hanno arrestato stamattina a Campobello di Mazara Emanuele Bonafede, 49 anni, e Lorena Ninfa Lanceri, 48 anni, marito e moglie, rispettivamente fratello e cognata di Andrea Bonafede jr. I due sono indagati in concorso perché avrebbero favorito la latitanza di Matteo Messina Denaro. I reati contestati dalla Direzione distrettuale antimafia sono favoreggiamento personale e procurata inosservanza di pena.

Nello stesso filone di indagine che mira a scardinare la rete di uomini che hanno agevolato la latitanza del boss, dopo l’autista Giovanni Luppino bloccato alla clinica ‘La Maddalena’, il 7 febbraio scorso sono finiti in carcere il medico Alfonso Tumbarello e Andrea Bonafede jr, dipendente comunale e cugino dell’omonimo che ha prestato l’identità al boss durante la sua latitanza. A inchiodare il dipendente Bonafede la Dda di Palermo ha depositato agli atti anche un video nel quale viene ripreso il boss mentre a piedi raggiunge la sua macchina parcheggiata proprio nei pressi della casa dei coniugi finiti in carcere stamattina. Proprio lì davanti Matteo Messina Denaro a bordo della sua macchina viene ripreso mentre parla con Andrea Bonafede che passa a bordo della macchina del Comune. Qualche giorno addietro è finita in carcere anche la sorella del boss, Rosalia Messina Denaro.

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