Archiviazione per tutti gli indagati coinvolti nell’operazione “Immigratis”, e tra questi anche il poliziotto castelvetranese Salvatore Giacobbe. A emettere il decreto è stato il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Claudia Rosini, su richiesta della stessa Procura. Il gip ha evidenziato l’insussistenza degli elementi costitutivi del reato ipotizzato e dunque l’assoluta estraneità degli indagati per i fatti contestati.

L’operazione, compiuta nell’estate di due anni fa, coinvolse, a vario titolo, 18 persone destinatari di ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari, per il reato di sfruttamento illegale dell’immigrazione clandestina. Gli avvocati Giovanna Angelo e Salvatore Rosa, difensori di Giacobbe, sin da subito presentarono ricorso al Tribunale del Riesame chiarendo appieno la posizione del proprio assistito e l’estraneità dello stesso agli addebiti contestati. I due legali ottennero la revoca degli arresti domiciliari e successivamente la misura dell’obbligo di firma, per insussistenza del reato.

«Siamo pienamente soddisfatti, perché finalmente, a distanza di due anni dall’inizio dell’inchiesta, il provvedimento reso dal gip, restituisce giustizia al signor Giacobbe, facendo chiarezza su una vicenda che ha arrecato oltre al danno professionale e un danno all’immagine del nostro assistito anche un grande dolore per la famiglia del signor Giacobbe, figlio di poliziotto e fratello di due appartenenti alle forze armate rispettivamente colonnello e capitano. Giacobbe da quasi 30 anni serve lo Stato con diligenza e grande senso di responsabilità», hanno commentato i due legali.

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