L’apertura dello sportello antiviolenza presso il palazzo ex Eca di Castelvetrano diventa un “caso politico”. A sollevarlo è stato il movimento “Obiettivo città” che ha presentato un’interrogazione al sindaco Alfano con la quale chiede alcuni chiarimenti in merito all’affidamento dello sportello all’associazione “Cotulevi”. A partire dal fatto che proprio l’associazione che ha firmato un protocollo con la Prefettura di Trapani e il Comune, a Castelvetrano ha delegato Vincenza Ippolito, moglie del sindaco, alla gestione dello sportello. «A confermarci questo – spiega il consigliere Enza Viola – è stata proprio l’assessore Graziella Zizzo intervenendo in Commissione consiliare». La moglie del sindaco, insieme all’assessore Zizzo, compare nella foto dell’inaugurazione dello sportello che è stata diffusa qualche giorno addietro.
Nell’interrogazione il movimento “Obiettivo città” chiede al sindaco alcuni chiarimenti in merito alle procedure di affidamento dello sportello. A partire di quante e quali associazioni hanno manifestato interesse a collaborare nella gestione dello sportello e poi quali criteri sono stati utilizzati nella scelta dell’associazione “Cotulevi”. “Obiettivo città” chiede, altresì, se la “Cotulevi” paga affitto e le utenze. E poi, come mai, l’assessore Zizzo (che è dirigente del settore di Neuropsichiatria dell’ospedale di Castelvetrano) si occupa anche delle procedure di assistenza alle donne vittime di violenza che in ogni caso coinvolgono il settore sanitario presso la quale la stessa continua a svolgere la funzione di responsabile.
AUTORE. Redazione