Giorno 28 giugno al Parco archeologico di Selinunte andrà in scena “Fango”, lo spettacolo diretto da Giacomo Bonagiuso (firma la regia con Martina Calandro), che ha già debuttato al teatro Biondo di Palermo nel 2011. Il testo è di Gabriello Montemagno ed è uno schiaffo privo di qualsiasi retorica proprio al pensiero mafioso. “Fango” è un dramma in quadri, duro, pesante, toccante e commovente, un vero e proprio schiaffo morale, che gli interpreti, indistintamente di sesso maschile e femminile, agghindati come in un originario teatro giapponese, tra pupi e kabuki, nei panni di veri “attori consumati”, nonostante la loro giovanissima età, hanno inflitto con grande coraggio e determinazione a tutti coloro che per decenni hanno cosparso di fango la nostra terra e calpestato la nostra dignità di buoni e onesti siciliani, fino agli estremi odierni esiti.
Lo spettacolo racconta delle vicende di don Fango, esponente di Cosa Nostra, violento organizzatore di traffici illeciti, intrattenitore di rapporti con politici corrotti e collusi col potere della criminalità organizzata ed egli stesso eletto in Parlamento. Attorno a Don Fango, ruotano i membri della sua famiglia, i figli Michele e Rita, il marito di costei, Tony e la schiera di scagnozzi e collaboratori del tra cui figura anche un parlamentare corrotto. In scena: Aurora Caraccioli, Giorgia Cardinale, Cloe Corleo, Greta Corleo, Salvatore D’Angelo, Sharon Ferrari, Marilisa Nastasi, Gaia Romano, Flavio Saladino, Giulia Satta, Sveva Savalle, Aurora Silistria Milazzo, Flavia Vaiana e con Nelly Di Rosa e Marisol Curseri.
AUTORE. Redazione