Viene curata al pronto soccorso dell’ospedale di Zingonia (Bergamo), ma una dottoressa, dato che non c’era posto per il ricovero ha deciso che la donna, 89 anni, fosse portata in autoambulanza a Palazzolo (Brescia).
Una struttura che però è chiusa da anni. Dopo l’odissa, la paziente è arrivata nell’ospedale giusto e funzionante, dove però è morta la mattina dopo.
“Un equivoco”, dicono dall’ospedale.
Allibiti i figli della donna quando sono arrivati sul posto, nel vedere la struttura chiusa e trasformata ora in casa di cura, come racconta il Corriere di Bergamo. Solo a quel punto il personale dell’autoambulanza ha chiamato la centrale operativa scoprendo che in realtà la destinazione era l’ospedale di Chiari.
I parenti sottolinenao come possa aver influito negativamente, in condizioni già critiche (affanno respiratorio e pressione bassa), un errore degli operatori sanitari e un conseguente viaggio a vuoto. Ed è stata la stessa anziana donna, stremata ma lucida fino all’ultimo, a chiedere di rendere pubblico quanto accaduto.
fonte. www.libero.it
AUTORE. Redazione