E’ inaccettabile e deprecabile pubblicare un articolo su un autorevole testata giornalistica di caratura nazionale senza essere a conoscenza del retaggio storico, senza conoscere l’evoluzione sociale, che ha determinato il concretarsi di un fenomeno di poco successivo agli anni 60.
L’abusivismo edilizio a Triscina di Selinunte nasce nel 1968, per decenni si è edificato con il silenzio tacito delle varie amministrazioni comunali,provinciali,regionali che si sono susseguite nel corso degli anni senza,le stesse, esercitare nessuna forma di controllo e/o repressione del reato.
Nell’anno 1985, viene approvata la legge Galasso, di notoria conoscenza, che aveva effetti retroattivi;nel 1976 non era stato possibile sanare gli immobili a Triscina di Selinunte, allorché, in tutta Italia erano stati sanati palazzoni prospicienti il mare, in quanto, fabbricati prima dell’anno 1976.
Tuttavia, le case edificate a Triscina di Selinunte per lo più, hanno un piano terra ed un primo piano,con un indice di edificabilità di 0.4,secondo l’articolo del Sig. Marchetti la maggior parte queste case sarebbero tutte abusive!
Ahimè, forse il Sig. Marchetti non sa che le case suddette sono dotate di acqua corrente (rete idrica), di corrente elettrica(contatori digitali), rete telefonica, linea Adsl e da poche settimane il comune di Castelvetrano si è aggiudicato un finanziamento da parte della comunità Europea, di trentasei milioni di euro per l’istallazione di una rete fognaria con relativo depuratore.
A mio avviso, tutti gli investimenti suddetti,sono una chiave di lettura inconfutabile che le suddette case, oramai sono in regola.
Pochi anni, or sono, era stato presentato un progetto di P.R.G alla Regione Sicilia (assessorato Territorio ed Ambiente) lo stesso prima dell’approvazione veniva smembrato, in quanto, la commissione incaricata stabiliva che nella fascia di rispetto, cioè 150 m dal mare si sarebbero applicati gli effetti della legge Galasso.
Alla luce di quanto detto, tutti questi enti, devono prendere coscienza che Triscina di Selinunte non e più un anonimo agglomerato di case, ma, una piccola cittadina balneare allo stesso titolo di Mazara del Vallo,considerando che la situazione è degenerata soltanto e per colpa della latitanza degli enti suddetti.
Cosi che, risulta paradossale, in effetti, che tutte le opere edificate prima dell’anno 1976 in tutta Italia si sono potute sanare, tranne Triscina di Selinunte, essendo nata male (senza P.R.G), rimane del tutto inconcepibile che gli immobili fabbricati prima del 1976 a 30 m. dal mare sono sanati ed invece le case edificate a 149 m. dalla battigia dopo il 1976 non sono sanabili.
Secondo gli ultimi dati forniti gli immobili presentati in sanatoria sono 4.500 circa, inammissibili in sanatoria 250 circa, di questi 250, circa 100 sono stati acquisiti dal patrimonio o,meglio, 4250 immobili circa sono perfettamente in regola; quindi si presume che gli immobili non presentati in sanatoria siano circa 1500,tuttavia in base a quanto acquisito dagli ultimi dati, che per altro non sono definitivi, gli immobili suddetti non sanati potrebbero esserlo in un momento successivo.
In conclusione, da quanto anzidetto; emerge un quadro di un Italia alquanto curiosa, per non dire altro!
Questo articolo sarà inviato alla redazione del Corriere della Sera, e verrà presentata richiesta di rettifica all’editore della testata, in quanto l’articolo pubblicato dal Sig.Marchetti non corrisponde alla realtà dei fatti.
Una copia del presente articolo sarà inoltre inviata alla redazione giornalistica del Dr. Michele Santoro.
clicca qui per leggere l’articolo del “Corriere della Sera”
Angela Giacalone
Assessore del Comune di Castelvetrano
Assessore Giacalone… ha fatto bene a replicare.. è nel suo ruolo difendere l’indifendibile.. ma Lei è troppo giovane..e non basta farsi scrivere un riassuntino..la problematica è grande… più grande di lei..e la verità e una: Triscina è realmente vergognosa nel suo indecoroso sviluppo. Ci auguriamo che la vs. giunta faccia qualcosa in + del NULLA fatto dalla precedente.
secondo tutte queste normative saranno pure sanabili, ma resta sempre il fatto che sono una schifezza. è stato rovinata, non per colpa di questa amministrazione e neanche per la precedente, una costa meravigliosa, un ecosistema naturale che si reggeva sulle dune limitrofe alla spiaggia. Secondo me, oramai, arrivati a questo punto bisogna salvare il salvabile, evitare nuove costruzioni, evitare la costruzione di frangiflutti che darebbero il colpo definitivo alla splendida spiaggia di triscina e, mi dispiace dirlo per i proprietari ma è così, buttare a terra quelle case costruite scriteriatamente sopra le dune limitrofe alla spiaggia perchè queste si possono considerare la prima protezione alle mareggiate invernali. Ultima cosa, visto il mio lavoro ho potuto vedere triscina dal mare molte volte ed ho potuto constatare che sarebbe possibile rendere tutto almeno più bello alla vista usando per le case quei bei colori mediterranei tipo il bianco, far eliminare quelle “bellezze architettoniche” di più che dubbio gusto e mettere un pò più di verde.
Assessore la replica non fa una piega…!!
Lei dice:
“E’ inaccettabile e deprecabile pubblicare un articolo su un autorevole testata giornalistica di caratura nazionale senza essere a conoscenza del retaggio storico…”
Vero è triste…ma è ancora più’ triste il cercare di pensare di soffocare o deviare dicendo che non si conosce la storia l’informazione, e poi se un giornale famoso come il corriere o un giornale meno famoso racconta l’abusivismo della nostra tanta amata Selinunte di Triscina non racconta bugie ma solo verità. Ammiro questo articolo del corriere, si perché se lei Assessore conosce il passato e anche il presente perché in questo momento lo rappresenta inizi a lavorare con la sua giunta per cambiare le informazioni che finiscono sui giornale, esaltando apportando migliorie parlando di progettualità alle cose che più’ ci appartengono, dall’olio al turismo ricordo il parco più’ grande d’Europa che gli stranieri non conoscono…e lei di questo ne dovrebbe essere accorrente.
Che negli anni le strutture siano state sanate, non é un’attenuante. Triscina è nata abusivamente, si é sviluppata abusivamente. E la colpa non sta nelle amministrazioni dormienti o nella latitanza degli enti preposti al controllo ma in primo luogo di chi ha costruito A BU SI VA MEN TE. Chi indichiamo come colpevole di omicidio, l’assassino che spara o il poliziotto che non era di pattuglia? Allora non nascondiamoci ed evitiamo altre figure barbine. I colpevoli di paesaggicidio siamo noi Castelvetranesi. Cerchiamo di salvare la faccia e lavoriamo per evitare altri orrori. Avremo anche un domani il depuratore, la fognatura, una bella piazza. Ma ci terremo anche la Triscina delle case costruite di fretta, incomplete, con i tondini a vista, i viottoli stretti con discutibili villini A 10 METRI DAL MARE, senza lungomare, senza “passeggio”.
In cuor mio auspico il ripetersi di mareggiata distruttiva e senza vittime, capace stavolta di penetrare 150 metri su quello che doveva essere spiaggia, ed invece é cemento e asfalto.
triscina è la patria dell’abusivismo, invece di cercare giustificazioni prendetene atto e cercate di sistemarne le coste! che cosa siete assessori o addetti stampa?? giusto per sapere a che titolo pago la gente con le mie tasse….
Sig. Enzo, magari lei sarà invece troppo vecchio, magari vecchio abbastanza per aver vissuto nel periodo dell’abusivismo edilizio di Triscina, magari vecchio abbastanza per aver contribuito a questo sfacelo…o con una bella casa a 5 metri dal mare o magari solo tacendo pur vedendo il misfatto che in quel periodo si perpetrava in quella località..ma dire che a Triscina in questi anni non è stato fatto nulla…e prima di tutto offensivo per la gente che ci legge e poi per chi nella borgata ci ha realmente creduto investendo anche dei soldi…dire che Trsciscia sia quella di 10 o 15 anni fa..ritengo che sia davvero assurdo e può sono uscire da chi non è sereno per onestà intellettuale, voglio pensare solo ad alcune cosa che oggi ci sono e prima non c’erano, le prima che mi vengono in mente…che dire dei marciapiedi che per 2/3 sono già realizzati, che dire delle piazzole con le aree belvedere al centro della Borgata, che dire del completamento della circonvallazione o della sistemazione dell’ingresso della borgata…che dire dell’annoso problema dell’acqua che nel periodo estivo mancava e che era argomento di tutte le campagna elettorali degli anni passati e che oggi non se ne parla più…che dire dei grandi progetti che oggi stanno vedendo la loro completa realizzazione come La Piazza Giovanni Paolo II ex villa quartana, con la realizzazione di un teatro all’aperto con oltre 1000 posti, una piazza per i grandi eventi, i locali per le attività turistico-commercali e il parco giochi per i bambini, ‘ingresso al parco archeologico lato trascina, di cui si è sempre parlato e che oggi vedrà la sua completa realizzazione, per non parlare del problema dei problemi di Trsciscina “la fognatura” e che grazie all’amministrazione passata e alla sua progettazione oggi è stato ottenuto un finanziamento che consentirà di risolvere il problema fognario a Triscina con la realizzazione della rete ex nova, che dire dal punto di vista culturale con la realizzazione e il rapporto di collaborazione con il CAM (Centro Archeologico Museale) che ha portato alla ribalta Triscina e il suo territorio nel campo della cultura e dell’archeologia..che dire dei grandi spettacoli (uno tra tutti il tetro dialettale) apprezzatissimo da residenti e villeggianti, con il pienone in tutte le serate…dire che Triscina è la stessa di quella del periodo del grandicello sig. Enzo, mi sembra davvero dire delle grosse assurdità, poi per il resto è giusto che si continui nello sviluppo della borgata con un pizzico di onesta intellettuale e di spirito costruttivo che non gusta mai!
regola o non regola rimane il motivo principale dell articolo che io lo interpreto con un altro punto di vista,,triscina e’ nata male..abbiamo rovinato una costa meravigliosa e le case che si trovano preticamente sul mare sono tutte in frantumi con cemento distrutto ovunque,,,e’ una vergogna per i turisti che vengono in quella spiaggia ammirino quanto di piu’ sbagliato e di piu’ stupido in interesse di ritorno economico si potesse fare,,,purtroppo nessuno potra’ mai fare niente per triscina perche’ mai nessuno si permettera’ a toccare le case degli amici,,,,
Le case di TRISCINA che si trovano a 10 mt dal mare andrebbero DEMOLITE senza se e senza ma…
La nostra stupenda costa deturpata dal cemento abusivo, prima o poi deve rinascere. Un’amministrazione comunale seria che guarda allo sviluppo della nostra terra, non può non affrontare questo problema. L’articolo comparso sul corriere fa tristezza, ma ancora di più leggere questa replica da parte dell’Assessore Giacalone (mia coetanea quasi). Quanto meno la nuova classe politica dovrebbe parlare un linguaggio nuovo ed invece con rammarico leggo la giustificazione dell’ingiustificabile! Certamente Triscina non è tutta da buttare giù, ma è necessario un nuovo piano edilizio che comprende certamente centinaia di demolizioni.
Basterebbe intanto cominciare a far rispettare le leggi attuali, dopo la mareggiata di quest’inverni i muri e i frangiflutti sono stati ricostruiti in barba al buon senso e soprattutto contro ogni legge. Ovviamente opere fatte “all’antica”, in una notte e al riparo da occhi indiscreti. E in alcuni casi anche in disprezzo totale del buon senso.
Per l’assessore Giacalone, la colpa sarebbe del “medico che disgnostica la malattia” (il corriere della sera) piuttosto che del “cancro” (l’abusivismo devastante e sconfortante di Triscina). Complimenti sig. assessore, avanti così!!! Con questa gente, sono sicuro che andremo lontani, riusciremo a scuotere le coscienze e finalmente potremo SPERARE di vivere in un territorio migliore… Mah!
Incredibile, esilarante, psichedelico, da quando leggo le cose pubblicate qua dentro ho smesso di farmi le canne!!!
sono daccordo con Giuseppe Corte, Triscina di adesso non si può proprio paragonare a quella di 15 anni fà, come descritte da lui ci sono un bel pò di cose nuove e altrettanto se ne stanno facendo, e poi anche se qualcuno dice che i turisti che vengono criticano ecc….. io ribatto: ma quando mai!!!! anzi io direi che è proprio il contrario, ci ritengono che siamo fortunati ad avere una costa così , quelli che parlano male di triscina sono in primis gli ambientalisti, ma che se ne vadano a farsi il bagno in altri luoghi come alla riserva del fiume belice se vogliono la natura, triscina è così e nulla si può più fare , aimè senza lungo mare ma ormai ci siamo abituati e a noi ci piace così. Se non vi piace basta che non ci mettete piede; io quando una località non mi piace o non mi và a genio mica sono obbligato ad andarci, quindi non rompete più e statevi a casa, non se ne può più sentire stè cose. (scusate lo sfogo)
leo, ha proprio ragione…… noi “ambientalisti” che amiamo farci il bagno in spiagge pulite con mare pulito andremo al belice….. lei resti pure nella meravigliosa spiaggia di triscina, in mezzo al cemento, con la spiaggia ed il mare sporco (chissà come mai porto palo, vicino al belice, ha la bandiera blu)……. si ricordi che triscina è nata male ed è vero che ora è un pò migliore di 15 anni fa, ci mancherebbe altro, ma così comè è brutta, confusionaria, con un traffico tale che diventa pure rischioso camminare, case abbandonate e con il prospetto nn finito da fare invidia a paesi come palma di montechiaro, giardini non curati dove la fanno da padrone erbacce e rifiuti abbandonati, falde acquifere inquinate, scarichi abusivi a perdere senza fossa biologica ect….. se lei, come dice, ama triscina allora al posto di “sfogarsi” con chi non ha il prosciutto negli occhi cerchi di dare dei consigli per migliorare la situazione e trovare delle soluzioni efficaci.
leo, il problema è che la spiaggia di Triscina non è mica tua, né degli abusivi. Tu non puoi mica dire alla gente di andare da un’altra parte. Quella spiaggia è di tutti, pure del giornalista del Corriere. E tutti abbiamo il diritto e il dovere di criticare lo scempio che è stato fatto alle dune. Erano dune di tutti, non di quegli abusivi col cemento e il tufo nelle mani.
si infatti per questo tutti i Selinuntini vengono a fare il bagno a Triscina, perchè l’acqua è sporca? ma mi faccia il piacere, il mare e le spiaggie di Triscina sono tra le più belle della zona, si è vero ancora molto ci sarà da fare, ma con il tempo faremo di questa località qualcosa di davvero unico, tempo a tempo, le critiche saranno soltanto un brutto ricordo
Sinceramente a me la discussione se le case siano abusive o meno non appassiona tanto, mi interessa invece che pochissime persone hanno depredato un diritto di tutti, lo splendido lungomare. E’ una vergogna che Triscina non abbia un lungomare come tre fontane. Triscina con un lungomare diventerebbe una nuova Rimini, invece l’assurda cecità di poca gente e di amministrazioni cieche ci hanno tolto un lungomare di tutti. Propongo che tutta la zona litoranea di triscina venga liberata dalle case per restituire a tutti i castelvetranesi quello che loro spetta, un lungomare libero……..
Leo ora come ora, ci vorrebbe solo un C130 e qualche MOAB “di notte e notte”. Altro che.
Si può “mettere una pezza” creando una sorta di “centro” ex novo (ci pensate mai? Triscina é come un pesce, una lunga lisca con la piazza come testa e come coda il… Il… Il bhò) ma il resto, come si fa? E menomale che il “mare” mezzo mezzo si salva. Almeno quello… Qualcuno si é scomodato a leggerlo, il libro “vandali”? Se volete lo presto.
Voglio un po distanziarmi da quello che ha scritto il corriere della sera esprimendo il mio punto di vista.
Io ho conosciuto personalmente l´ iniziatore di Triscina, le sue idee del come doveva diventare Triscina si vede dal come aveva regolato le prime strade: larghissime e lontane dal mare piu´di 200 metri.
Passiamo al mio punto di vista: regolarmente a Settembre andavo una settimana sulla riviera adriatica solamente perché mi piace la cucina romagnola; di tanto in tanto mettevo i piedi nel mare e non appena entrato i miei piedi scomparivano nel fango del fondale.
A triscina o Tre Fontane puoi andare a nuoto anche a delle profonditá di 3 metri e puoi ancora ammirare il fondale e le sue bellezze.
Secondo me regolarmente anche se in parte a ragione per le costruzioni, si fa della politica giornalistica per mettere in cattiva luce le nostre zone e incanalare i turisti in zone del nord.
Forse mi sbaglio……
Saluti
L’unico argomento a favore del sindaco Errante e dell’assessore Giacalone è che non è certo colpa loro se triscina è oggi una delle vergogne d’Italia. In ogni caso trovo inconcepibile che un assessore trovi ‘inconcepibile’ che un’immobile possa essere ammesso alla sanatoria perchè in possesso del requisito temporale di legge ed un altro no perchè costruito successivamente all’apposizione di un vincolo. Capisco che recuperare Triscina non è facile, e non vorrei essere nei loro panni, ma trovo confortante che la maggioranza dei commentatori non segua l’orientamento dell’amministrazione. In ogni caso l’assessore Giacalone prenda nota che Mazara del Vallo non è, come dice Lei, ‘una piccola cittadina balneare allo stesso titolo di triscina’. Quella, semmaio, è tonnarella, che è soltano un quartiere balneare di Mazara del Vallo, una della più grandi città marinare della Sicilia Occidentale, che conta quasi il doppio degli abitanti di Castelvetrano…
Con molto rammarico leggo commenti di gente che auspica maree , terremoti zunami , ( e mi sembra inutile ogni commento) , gente che scrive di speculazione , di collusione , di connivenze , e a mio giudizio sconosce le radici e il percorso di vita dei nostri genitori che con enormi sacrifici anno costruito quelle case di cui si parla , con la cultura e una situazione economica di chi viene da un dopo guerra e dal terremoto del 68 ” con la voglia ,la grinta e la determinazione di chi vuole dare ai propri figli un futuro che forse loro hanno sognato di avere (con la speranza che noi geni del 20° secolo saremo in grado di fare tutte quelle cose e quelle meraviglie che i nostri genitori non sono riusciti a fare e con l’ulteriore speranza di riuscire a pagare imu ,spazzatura, luce ecc…),leggo di gente che scrive che la frazione di Triscina è stata deturpata , privandola della possibilità di diventare come Rimini , Riccione……( ma mi chiedo , parlano delle stesse località da dove alcune persone che io ho conosciuto , e con cui ho avuto modo di parlare , scappano perchè del mare meraviglioso di quelle coste da oltre 20 anni non riescono a vedere il fondo per il torpore delle acque,con l’aggiunta che devono pagare per potervi avere accesso ?…..?????? )
Il mio augurio è quello che noi tutti , con la cultura il senso civico , i mezzi del nostro periodo storico , ci adoperassimo per contribuire a migliorare il territorio in cui viviamo ,in modo da dare un futuro migliore ai nostri figli senza calpestare la dignità di chi ci ha preceduto e ci ha dato modo di esistere
Calogero Rizzo
Carissimo Ass. io sono giovane quanto lei o quasi coetani. Triscina è la massima espressione del menefreghismo che per anni ha devastato Tutta l italia. In quanto tutti vogliono raggiungere il loro obbiettivo a tutti i costi.. “mettendo scali e scaliddi”.Oggi il “giocattolo Italia” si è rotto,e si sta cercando di riparare il possibile,ad un prezzo altissimo. E tutto questo si e svolto sotto gli occhi di tutti i politi e organi di controllo.. di cui ancora oggi alcuni continuano ed avere potere come allora.. Dal punto di vista tecnico non voglio entrare in merito perche ci sarebbe da parlare per ore e ore…. Il Sig. Marchetti dovrebbe attenzionare un po tutta la nazione e non soffermarsi su una località in particolare… Noi lo sappiamo cosa è Triscina Selinunte e anche Tre Fontane.. Ormai si spera in un nuovo piano regolatore generale, che riqualifichi Triscina dedicando particolare attenzione alla fascia costiera in modo da renderla piu fruibile e dove e possile collegare anche qualche strada lungo la costa.
Oltre all’argomento dell’articolo, mi chiedo perchè fare riferimento alla giovane età dell’assessore. Non leggo il nesso. Forse che chi c’era prima ha fatto qualcosa per evitare lo scempio? Non cadiamo nell’errore di giudicare in base all’età anagrafica per favore. I frequentatori delle spiagge di Triscina, Selinunte Tre fontane invece sono chiamati a portarsi il sacchettino per l’immondizia dove deporre i rifiuti delle loro giornate al mare cominciando a pensare che quando sono nelle loro case non gettano a terra tutto ciò che è rifiuto. Perchè poi fare diventare Triscina come Rimini? Nella riviera romagnola si trovano in quest’ordine: il mare la spiaggia, la strada (lungomare con passeggiata pedonale e passeggiata in auto) gli alberghi e i condomini tutte costruzioni molto alte con tanto, ma tanto cemento. Certo appare tutto molto più ordinato rispetto a Triscina, ma la costa è ugualmente cementificata.Per correttezza però devo dire che ci sono anche i cestini per la spazzatura che vengono regolarmente svuotati. Nella costa suddetta, ci sono???
Ma tutti quelli che hanno attaccato l’ass Giacalone per la sua replica hanno letto quello che ha scritto cercando di capirlo oppure si sono limitati ad estrapolare tre parole dal contesto e a strumentalizzarle a loro uso e consumo ?! Peccherò forse di presunzione ma leggendo non mi pare di vedere da nessuna parte una frase che dica che Triscina è bella ben fatta e ben realizzata! Mi pare che l’assessore si limiti a precisare che è erroneo il dato numerico perché a Triscina ci sono 5000 case ma non sono tutte abusive, mi pare dica anche che è illogico che siano sanate case a trenta mt dal mare sol perché costruite in data antecedente il limite della sanatoria mentre case a più di 150 mt sol perché costruite dopo il termine non sono sanate etc etc; che Triscina sia stata costruita con i piedi è innegabile ma evitiamo la inutile demagogia del “abbattiamo demoliamo” anche perché ha il sapore dell’armiamoci e partite! Si chiede al giornalista del corriere non di scrivere che Triscina è fantastica ma solo di non scrivere cose non rispondenti al vero; e soprattutto smettiamola con il sottolineare che gli amministratori sono giovani insinuando che sono poco competenti; siamo la nazione con la classe dirigente più vecchia d’EUropa; ce ne fossero di amministratori dell’età della Dssa Giacalone ; forse e sottolineo forse pagheremo in qualche caso un piccolo scotto per l’inesperienza ma non è stata certamente la pluriennale esperienza delle amministrazioni passate a salvarci dallo sfacelo, anzi! Un amministratore che difende la sua terra va sostenuto non attaccato!
E fra parentesi visto che a tre fontane i bambini mentre sono al mare respirano i gas di scarico delle macchine che percorrono il fantastico lungomare non ci vedo proprio nulla di così negativo nel fatto che a Triscina il lungomare Non ci sia e che per accedere alla spiaggia devi addentrarti nelle stradine; ovviamente sono d’accordo con chi propone ad esempio il piano colore e progetti che possano riqualificare la borgata purché non siano follie come il citato c 130
Per favore , siamo seri!!!
Il C130 ci starebbe a cancellare ogni cosa entro i 150 metri. Che ci posso fare? Avrei preferito lungomare, poi sui 150 metri dal mare qualche bella dunetta, qualche bell’alberello, una lunghissima spiaggia… E mi rendo conto che ormai quel che é fatto é fatto. Ma non mi sento di “giustificare” i nostri padri e nonni in frenesia edilizia postbellica. L’assessore Giacalone é giovane? MENOMALE CHE LO E’! E se fosse assessore (macchina del tempo) ai tempi dell’assalto a Triscina, so che non avrebbe permesso tutto questo.
Conosco bene l assessore Giacalone, siamo pure amici. Ma non ho attaccato nessuno, ho evidenziato l’età per mettere in evidenza due pensieri diversi.In quanto non condivido che un sogno del dopo guerra italiano deve essere un danno per la collettività. Ho confermato il fatto che Mr Marchetti deve riflettere di più, prima di buttare fango su una località rischiando di creare un danno ideologico ed economico sulla stessa. Inoltre ho dato fiducia all’ amministrazione comunale è in particolare all. Ass. in quanto si possa attuature tramite il PRG la riqualificazione della costa. Quando dico che gli organi ci controllo erano assenti non mi riferisco solo al comune di Castelvetrano ma ai BB CC , Genio Civile, Forze dell’ ordine.. ecc…. e tutti quelli di competenza.. Oggi neanche puoi ripristinare il colore del tuo prospetto a Triscina oppure fare della semplicissima manutenzione e ci sono case che sono condannate all’ abbandono forzato… Quindi diamo forza a chi ha volontà di cambiamento per il nostro paese senza farci scoraggiare da un dotto giornalista che gli hanno detto di scrivere questo articolo.
vi piaccia o no ormai Triscina è così, ed è impossibile come qualcuno fantasticamente dice di abbattere le migliaia di case che ci sono entro i 150 metri mettetevelo in testa, semmai cerchiamo di recuperare il possibile, come la creazione di piazzette negli spazi vicino il mare ove è possibile, ce ne sono tantissimi lungo i 7 km di spiaggia che molti ci invidiano, il lungomare oggi dato il danno iniziale fatto nel passato è solo un utopia fatevene una ragione. Sono fiducioso che la nuova amministrazione continui il buon lavoro già iniziato dalla vecchia e faccia risorgere Triscina sotto i migliori aspetti. Un buon lavoro ad Errante e company.
Intanto il C 130 è solo un aereo da trasporto, quindi non vedo come possa essere utili in questo caso.. se ciccio trova preferibile ‘addentrarsi nelle stradine’ per arrivare il mare, padronissimo.. io lo trovo molto scomodo, a parte che, l’esperienza insegna che, laddove è presente un lungomare i privati, incapaci di rispettare la battigia, ne tengono conto e si mantengono a maggior distanza, checché ne dicano gli ambientalisti ‘duri e puri’. In ogni caso il rischio è che finisca come a Marsala dove i possessori dei villini che s’affacciano su una stessa stradina finiscano col considerarla ‘privata’ e la chiudano all’accesso pubblico con catene e cancelli. Vecchio vizio. Quanto al senso di mantenere edifici in regola costruiti vicino al mare rispetto ad altri, più distanti, ma abusivi, questa è la legge intesa in senso letterale. Ma si può fare di più. Si abbattano pure quelli vicini in regola. Esiste pur sempre l’istituto dell’esproprio. Lo sa questo l’assessore?
Mai detto che devono essere abbattute. Intento che ormai si può paradossalmente solo aspettare un qualche tipo di cataclisma e fare tabula rasa delle storture. Ma è ironia/provocazione.
@Valenziano, qui un C130 sgancia una bomba. Inusuale (anzi rarissimo) ma talvolta viene impiegato per questo, per lo più test. http://youtu.be/Gs-moZ57DuI
Se fosse stato sindaco Lo Sciuto avrebbe già messo in atto quello che era il suo progetto per creare il lungomare senza abbattere nulla…..lui avrebbe fatto arretrare le acque! Ma facendo vincere Errante…ce la siamo voluta!
Caro Valenziano hai una vaga idea della procedura che sta dietro l’esproprio di quali siano i limiti che lo regolano a cosa sia applicabile e soprattutto quanto costerebbe riconoscere l’equo ristoro previsto dalla legge a tutti gli eventuali aventi diritto? Ad occhio e croce ci si ricostruisce l’aquila senza contare che fra ricorsi al TAR le sospensive e roba simile forse nemmeno i tuoi pronipoti vedrebbero i risultati; e poi una volta che lo STato ha incassato le somme x le sanatorie non può certo fare marcia indietro dovrebbe provvedere anche alla restituzione delle somme con gli interessi maturati ed è un’impresa economicamente insostenibile; piangere sul latte versato non porta a nulla ma cercare di rimediare al meglio delle proprie forze questo si ed è questo che dobbiamo chiedere che dobbiamo pretendere ma per il quale dobbiamo offrire collaborazione; per quanto riguarda le stradine di Triscina queste sono strade private ad uso pubblico e quindi non si possono chiudere con cancelli etc anche se i privati ogni tanto lo fanno ma ricordiamoci che queste persone che trattano le stradine come private sono quelle stesse che negli anni hanno sborsato soldini x asfaltarle e che le illuminano con l’energia elettrica di casa propria
“una piccola cittadina balneare allo stesso titolo di Mazara del Vallo……….”, pur essendo castelvetranese conosco bene Mazara e non mi sembra una piccola cittadina balneare. L’assessore oltre a inveire contro i giornalisti del Corriere ha fatto anche dell’ironia ?
si, e magari avrebbe aperto le acque per creare un collegamento autostradale con pantelleria
@ciccio..per fare come dici tu non resta che cambiare la legge.. ma fino a quando ci saranno politici che proveranno ad approfittare di ogni proposta di legge per risolvere il problema degli edifici costruiti tra il 1976 ed il 1985 per infilarci anche la sanatoria di quelli costruiti dopo il 1985 ( per i quali è veramente difficile avere pietà ), magari perchè a fine anni ’90 proprio loro hanno acquistato una villa abusiva a Marausa, ogni Commissario dello Stato che si rispetti impugnerà la legge. In ogni caso non esistono ‘strade private ad uso pubblico’ . Le strade private realizzate negli agglomerati abusivi oggi sono pubbliche ex lege: L.R. n° 37/’85. E che vuol dire che i proprietari hanno ‘speso i soldini per asfaltarli’? E chi se ne frega? Anche chi costruisce in regola paga gli oneri di urbanizzazione. Ma questo è un concetto ancora difficile da far digerire ai più…
@stewie garifo: no, non è raro l’impiego bellico del C-130, magari lo sarà per il bombardamento; ma di recente è stato allestito con mitragliere pesanti per attacco al suolo.
bombardare? radere a suolo? distruggere? la Triscina un si tocca!!! sciacquatevi la bocca prima di parlare di lei.
@valenziano quello è l’AC130, non il C130 pesantemente modificato. LOL e’ diventata una sfida! :D
Comunque sono stato pesantemente frainteso, peccato :/
@leo: parli così perchè possiedi una casa a triscina? Lo capisco. Ma forse sei tu a non capire quanto varrebbe di più se fosse stata realizzata in un contesto diverso. Diciamo pure civile.
@Valenziano, penso si era capito che ho una casa a Triscina, come dici tu “SE FOSSE stata realizzata in un contesto diverso” ma purtroppo non lo è, e credo sia assurda ed inpensabile la tua proposta di abbattere tutte quelle case, invece come ho scritto prima si può migliorare Triscina creando piazzette negli spazi vicino il mare dove è possibile e altri migliorie come sono già in atto, penso che sia una cosa più “CIVILE” invece di buttare le case della gente fatte con il sudore della fronte dei nostri genitori o nonni, si giustamente mi fai notare abusivamente, però all’epoca Triscina era come il Far west senza il controllo degli organi di vigilanza e quindi ormai ce la possiamo tenere per comè, senza il lungomare da tutti noi immaginato nelle nostre fantasiose menti
@valenziano le strade private ad uso pubblico esistono invece e sono quelle cosiddette interpoderali e poiché a Triscina prima delle costruzioni i vari terreni erano divisi in appezzamenti per raggiungere i quali i privati avevano lasciato le strade è a quella categoria che vanno ricondotte le strade esistenti prima delle costruzioni; in ogni caso indipendentemente dalla qualificazione giuridica il dato certo è che i proprietari non le possono chiudere; e in ordine all’asfalto io nn ho detto che aver fatto fronte alle spese legittima i proprietari a chiuderle ma solo che qualcuno dei nostri nonni magari può ancora sentirsi legittimato a comportarsi da proprietario sulla base del fatto che il Comune non ha speso un soldo x queste strade
@ Antonio voglio sperare che da tomasi di Lampedusa ci siamo un po’ evoluti e forse il vero guaio della Sicilia sono i siciliani che la pensano come te; non siamo x nulla un popolo borioso nè presuntuoso ma finché non ci scrolliamo di dosso questa assoluta incapacità di sostenerci e fare squadra chiunque si sentirà in diritto di calpestarci anche solo psicologicamente descrivendoci come in popolo di incivili capace solo di mafia illegalità e abusivismo alla stregua del giornalista del corriere
Le case non saranno mai demolite, non ci vuole una sfera di cristallo per capirlo. Al limite rivalutare il rivalutabile. Alle case precedentemente costruite senza nessun rispetto per l’ambiente ci penseranno gli inverni che verranno, come quello passato. Poi se seduto dietro alla tastiera c’è qualche sapientone che ha la soluzione che non danneggi i proprietari e allo stesso tempo non renda impopolare l’amministrazione, vuol dire che abbiamo trovato un nuovo Super Eroe.
VALENZIANO…L’istituto dell’esproprio a Castelvetrano è conosciuto e forse più di ogni altro paese della Provincia. Esiste un sito istituzionale che tramite l’inserimento di un adeguato termine per la ricerca degli atti inerenti gli espropri può dare la risposta che cerca, il problema è solo quello: potrebbe un Sindaco “assennato” prendere mai la decisione di demolire le case di migliaia di famiglie? Io penso di no e se qualcuno la pensa diversamente sono pronto a scommettere che all’indomani di una sua ipotetica elezione a Sindaco o nomina di Assessore, cambierebbe subito idea e parere. Quindi lasciate fare il suo lavoro a chi è stato delegato a farlo ed evitate di sparare cazzate!!
Io non lo so cosa intendete per ‘sindaco assennato’. io so solo che un altro sindaco ha già iniziato a demolire quel che va demolito, ed ad acquisire al patrimonio immobiliare del Comune quel che bisogna acquisire. In ogni caso per i proprietari, o meglio, per gli eredi di quei proprietari che furono i protagonisti dl nostro far-west, non mi sembra butti molto bene. Avessi ricevuto io in eredità un immobile in tali condizioni l’avrei demolito spontaneamente. Almeno avrei salvato il terreno. Se poi tutti avessero fatto come me, oggi ci troveremmo davanti ad un territorio dalle enormi potenzialità: basterebbe realizzarvi un insediamento come si deve, e potremmo campare tutti di rendita….Ah, quel sindaco che ha già messo mano alle demolizioni non è né brianzolo né svedese..è, o meglio era, quello di Marsala…
gente ma quando scrivete pensate? nessuno conosce il termine ecosostenibilità? materiali a impatto 0? riciclaggio???
così giusto per dire. avete mai pensato a un compromesso che non sia uno scempio ambientale e allo stesso tempo non privi i cittadini di un luogo di villeggiatura????
tante parole e poi puff….come dice qualcuno FATTI NON PUGNETTE!
Ma che bello! Se non avesse riportato la frase di qualcuno forse sarebbe stato “FATTI NON PAROLE”. Perchè usare il turpiloquio quando la lingua italiana è ricchissima di vocaboli che rendono perfettamente l’idea? Cordialità
triscina è il risultato di un passato, di una cultura miope dei ns. genitori siano essi chi ha edificato o chi ha lasciato fare. è la mancanza di una visione politica incapace di interpretare le potenzialità del territorio. è l’ingordigia di ritenere il territorio bene di chi lo abita. é un fatto che sono state distrutte le potenzialità di un territorio.
ho letto tante cose giuste e altre meno, ma noto con amarezza la mancanza di uno spirito volto a progettare un futuro lontano, incapace di accogliere il profumo del mare e trarre da esso la voglia di mettere in comune con altri un bene così prezioso che la natura ha donato a tutti insisto tutti.
auguro all’assessore un buon lavoro nella speranza che quando pensa a Triscina pensi ai figli dei propri figli e non a lei stessa; intendo come intervallo temporale.
Triscina, invece, è il risultato della politica del clientelismo che quando non deve guardare si gira dall’altra parte. La politica del clientelismo è esistita, esiste ed esisterà per sempre, così come Triscina che in questa situazione è stata, è e sarà per sempre. Con i bei discorsi, chi ha il coraggio di farli, che ci si faccia una bella zuppetta. E poi venga qualsiasi assessore, sindaco o chi per loro, tanto, non concluderano niente lo stesso.
Legambiente ha appena pubblicato il rapporto ‘Mare Monstrum’ 2012. Le prime pagine sono tutte dedicate a 3 fontane e Triscina. Ma se Caravà difficilmente se la sarebbe potuta scansare, con la sua tesi secondo cui tutta 3 fontane sarebbe zona B ( cosa peraltro, secondo me, nemmeno troppo peregrina: il che non significa che anche qui ci sarebbe bisogno di notevoli interventi da effettuare per rendere il sito appetibile )a nuocere a Castelvetrano sono state più le dichiarazioni dell’assessore Giacalone che l’effettiva situazione di Triscina. Per la quale, anzi, viene considerato con favore un progetto di ‘delocalizzazione’ che sarebbe allo studio dell’amministrazione comunale. Peccato.
L’unico modo per mettere la parola fine a questo schifo dell’abusivismo edilizio è togliere la competenza sulle demolizioni ai comuni. Bisogna creare una task force a livello centrale per agire con fermezza e determinazione senza neanche passare dai vari consigli comunali troppo spesso collusi con questi criminali di abusivi. Bisogna far intervenire l’esercito e demolire tutto quello che è abusivo. Triscina è una vergogna e il fatto che ci sia un progetto sul sistema fognario non significa niente. L’assessore deve difendere gli abusivi perché se non fa il contrario la prendono a calci nel sedere. Gli abusivi sono criminali e avvilisce sentire un assessore che difende dei criminali cercando cavilli e giustificazioni assurde.
DEMOLIZIONI SUBITO UNICA SOLUZIONE
E’ ormai noto a tutti,che nel meridione come nel resto d’italia,ci sia un certo compiacimento nel fare.anche da parte di amministratori,i quali,magari,senza neanche percepire alcunche’ siano complici,si fa per dire,di qualche bravo e onesto lavoratore siciliano,che dopo anni di sacrifici vuole realizzare un sogno,una casetta modesta vicino al mare.embe’,a chi da fastidio,sempre meglio di tanti intrallazzi pericolosi e costosi,che magari,li per li non si vedono,ma dopo qualche anno se ne scoprono i danni.forse cari amici dovremmo sperare che si facciano piu costruzioni sul mare,affinche’ in estate,invece di andare a buttare soldi in altre regioni,dove ci sono problemi molto seri,e il mare non e’cosi’bello,possiamo tutti trovare una casetta in sicilia,popolo ospitale e gente per bene.e vi assicuro che non sono siciliano,ne discendo da famiglia siciliana,quindi fidatevi,venite in sicilia.
schifose case, vergogna per la sicilia, da abbattere subito