Secondo le previsioni il servizio di assistenza alla comunicazione e all’autonomia nelle scuole (Asacom) dovrebbe partire il prossimo mese. In ritardo rispetto al normale inizio delle lezioni. Ma c’è una ragione determinante ed è quella dei soldi, perché il servizio viene pagato dal Comune che, come è noto, è in dissesto finanziario. Dopo polemiche e prese di posizione è stato lo stesso sindaco Enzo Alfano che ha voluto chiarire la questione con genitori e operatori del servizio.

I soldi per pagare il servizio da garantire ai bambini diversamente abili li mette il Comune che, a sua volta, deve incassarli con le tasse pagate dei cittadini. Operazione non sempre così semplice. E chi non paga sono tanti, compresi «insospettabili, alcuni dei quali si presentano come difensori della città», ha detto Alfano. Il primo cittadino ha chiarito che i crediti di dubbia esigibilità sono circa 16 milioni di euro.

Altro nodo della questione del servizio di assistenza alla comunicazione e all’autonomia nelle scuole è stata la durata del servizio. Lo scorso anno è terminato prima della fine dell’anno scolastico. Quest’anno il sindaco ha assicurato che almeno fino a maggio verrà garantito. Il servizio costa quasi 700 mila euro. E per un Comune in dissesto come Castelvetrano non sono bazzecole.

Enzo Alfano

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