«Per tutto l’anno saranno organizzati eventi, degustazioni e workshop con chef e produttori locali, con particolare attenzione a luoghi simbolo del riscatto siciliano come Corleone e Castelvetrano. Questi territori, spesso associati a un passato difficile, meritano di essere raccontati attraverso le loro eccellenze, la loro storia e il loro impegno per un futuro di legalità e sviluppo». Lo ha detto Salvatore Barbagallo, assessore regionale all’agricoltura intervenendo oggi al “Vinitaly” di Verona. «Le iniziative coinvolgeranno pubblico italiano e internazionale, contribuendo a sostenere il turismo e l’economia locale, mostrando il vero volto della Sicilia: una terra di qualità, bellezza e innovazione», ha aggiunto Barbagallo. La Sicilia quest’anno sta vivendo il titolo di Regione europea della gastronomia, assegnato dall’Istituto internazionale di gastronomia, cultura, arti e turismo.

«La Sicilia custodisce un patrimonio unico di vini, prodotti agroalimentari, tradizioni e cultura. Come Regione, siamo impegnati a sostenere le imprese, tutelare le nostre eccellenze e promuovere la sostenibilità, trasformando l’isola in un simbolo di qualità e identità riconosciuto ovunque», ha detto Barbagallo.

Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia, ha sottolineato il ruolo strategico del vino nell’economia dell’isola: «La Sicilia quest’anno ha ottenuto un grande riconoscimento, in quanto è stata proclamata Regione Europea della Gastronomia 2025. Incentivare la produzione di vini siciliani significa valorizzare l’intera isola. Il vino è un ambasciatore del nostro territorio e un volano per la sua economia. Come “Assovini”, continueremo a lavorare in sinergia con la Regione Siciliana per promuovere i nostri prodotti su scala globale, con l’obiettivo di consolidare la percezione della Sicilia come terra di eccellenza».

Antonio Rallo, presidente del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia, ha evidenziato le caratteristiche distintive dei vini siciliani e il loro impatto competitivo sui mercati internazionali: «I vini siciliani si distinguono per la loro straordinaria identità, frutto di un territorio unico e di una tradizione secolare. La diversità dei vitigni autoctoni, la qualità delle materie prime e l’attenzione alla sostenibilità ci permettono di competere in modo eccellente nel contesto globale. In tal senso, fare sistema insieme alle Istituzioni, può portare maggiori vantaggi all’isola».

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