In visita a Castelvetrano la principessa Soraya Malek, primogenita di India, figlia del re d’Afghanistan Amanullah Khan, nipote del re Amanullah Khan, conosciuto come grande modernizzatore (si deve a lui l’abolizione del velo), deposto nel 1929 da una rivoluzione, e della regina Soraya Tarzi, che fu l’ispiratrice di una grande azione riformatrice, che stava trasformando l’Afghanistan in un Paese moderno.

Entusiasta della nostra terra, ci racconta della solarità della gente che l’ha particolarmente colpita e delle bellezze siciliane visitate, da Partanna a Selinunte passando per le magnifiche architetture di Castelvetrano: il Sistema delle Piazze, la Chiesa Madre, la Chiesa di San Giovanni e la meravigliosa Chiesa di San Domenico.

La principessa Soraya, in Afghanistan è molto amata, è l’unica dei tredici nipoti di Amanullah che va in Afghanistan, anche se molto legata all’Italia che fu il primo Paese a riconoscere l’indipendenza dell’Afghanistan e sente quasi il dovere di servire il popolo afghano, ma soprattutto le donne del suo Paese, invitandole a non tralasciare gli studi.

Il suo aiuto per l’Afghanistan, arriva con progetti come la filiera corta,  cioè puntando sull’artigianato, che viene prodotto in territorio afghano, con la creazione di manufatti di eccellenza, realizzati dalle donne, tradizioni storiche e al tempo stesso  opportunità di lavoro e, infine, promuovendo lo sviluppo economico del paese ancora troppo arretrato.

Oggi l’impegno di Soraya Malek è quello di valorizzare il vasto patrimonio di saperi tradizionali afghani e la sua trasformazione in prodotti per il mercato globale così da generare reddito per dare una nuova fiducia al popolo afghano, ma soprattutto valore al lavoro delle donne. Il suo augurio è che avvenga in Afghanistan quella profonda trasformazione sociale e culturale che fu iniziata negli anni venti grazie alla nonna, la regina Soraya Tarzi, per uscire per sempre dal clima di paura e violenza in cui si trova ora.

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