Sgombero dell’ex “Calcestruzzi Selinunte” di Castelvetrano. A ordinarlo è stato il sindaco Enzo Alfano con un provvedimento che obbliga i 40 migranti stagionali rimasti a vivere lì (in tende di fortuna) a lasciare la struttura oramai abbandonata. Contestualmente il primo cittadino ha dato indicazioni per «predisporre gli interventi di sicurezza necessari per evitare eventuali e future occupazioni abusive». Per il sindaco mancano i requisiti igienico-sanitari, non ci sono i bagni, dunque c’è un pericolo per la salute pubblica e motivo di turbamento dell’ordine pubblico.
Dell’ex “Calcestruzzi Selinunte”, di proprietà della famiglia Cascio, ce ne siamo occupiamo più volte. Da alcuni anni, infatti, durante le campagne di raccolte delle olive, viene trasformato in un campo abusivo di migranti. Due anni fa si è raggiunta la punta di quasi 700 persone, ammassate all’interno della struttura, con tende di fortuna, realizzate con plastica, legno, eternit, ferro. CastelvetranoSelinunte.it ha anche denunciato ciò che si registra vicino il campo, in piena campagna: l’abbandono di scarti di macellazione e terreni trasformati in latrine.
All’ex “Calcestruzzi Selinunte” i migranti arrivano a piedi dalla vicina Campobello di Mazara. È in paese che frequentano i supermercati e le attività commerciali. Chi dei migranti, oltre la stagione di raccolta, si ferma sul territorio dovrebbe trovarsi un alloggio idoneo, evitando così il bivacco. Ma non sempre questo avviene.
AUTORE. Redazione
Sono una volontaria di Libera Castelvetrano, nonché del ex Collettivo Libertarea di Campobello di Mazara. Purtroppo a causa del lavoro, mi trovo a Merano in provincia di Bolzano. È dal 2013 che mi è ci occupiamo dei migranti a Campobello, prima nella zona periferica di Erbe Bianche, poi oleificio “Ciao Ousmane” ed infine ex calcestruzzo. Abbiamo cercato in questi anni di trovare diverse soluzioni, sempre conclusosi con sistemazioni di emergenza e precarietà, per giungere oggi allo sgombero? E dove potrebbero e dovrebbero andare questi ragazzi che UNA CASA NON CE L’HANNO? In una situazione di così grave emergenza sanitaria è questa la soluzione che si propone? Resto a disposizione per un eventuale confronto.