Nell’emergenza coronavirus, quello di Sciacca pare sia diventato un vero “caso”. Sono 18, infatti, le persone contagiate, molte delle quali dipendenti dell’ospedale “Giovanni Paolo II”. «Tutto parte da una dottoressa che ha avuto contatti con persone di Bergamo – spiega il direttore sanitario, Gaetano Migliazzo in un articolo di Repubblica.it – e lavora nell’ospedale della città: da lei il virus si è diffuso ad altri medici, infermieri, pazienti e familiari».

Dentro il nosocomio saccense altri 4 operatori sanitari, tra medici e operatori sanitari di diversi reparti, sono risultati positivi dopo l’effettuazione di 100 tamponi al personale che era venuto in qualche modo in contatto con i medici, gli infermieri e ogni altro lavoratore che ha operato nel reparto di Medicina interna (quello dove lavorava la dottoressa risultata positiva). Altri 60 tamponi sono stati effettuati e si aspetta ora l’esito.

Il sindaco Francesca Valenti, intanto, ha chiesto la «massima attenzione per la città al presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Salute, al Presidente della Regione, all’Assessore regionale alla salute». La Valenti si è sentita telefonicamente con la direzione dell’Asp di Agrigento a proposito degli interventi in corso all’ospedale “Giovanni Paolo II”: «Mi è stato riferito che si sta facendo la sanificazione di tutti i locali e che sono stati effettuati altri tamponi e che la situazione a loro è chiara».

A seguire la situazione è anche la Presidente della Commissione Sanità all’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo: «Stiamo continuando i controlli – conferma – e abbiamo attivato una convenzione tra l’Asp di Agrigento e quella di Caltanissetta: nella prima verranno trasferiti i malati nisseni che hanno bisogno di cure di routine, dei casi di coronavirus si occuperà invece l’Asp di Caltanissetta, che ha il reparto di Malattie infettive».

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