Il pubblico ministero della Procura di Marsala Paolo Bianchi ha chiesto la condanna a 4 anni di Carlo Cattaneo, 39 anni, di Castelvetrano e l’assoluzione per Vincenzo Titone, Angelo Centonzi e Alessandro Ferraro (in considerazione del fatto che non si è riusciti a provare la penale responsabilità degli imputati). I quattro sono imputati nell’ambito del processo “Musa Bet” che si sta celebrando in primo grado davanti al tribunale di Marsala. Secondo l’accusa avrebbero utilizzato piattaforme online finalizzate al gioco, collocate su siti esteri, aggirando la normativa nazionale di settore, quella fiscale e quella antiriciclaggio e avrebbero aperto e gestito sale scommesse per la raccolta delle puntate da banco. Cattaneo sarebbe stato individuato dall’accusa quale «capo promotore e costitutore dell’associazione criminale che, operante tramite la OIA Service Ltd, ha diretto e coordinato l’apertura di agenzie di scommesse recanti il marchio Betaland». Titone e Centonzi erano suoi primi collaboratori e avrebbero tenuto la contabilità delle illecite attività svolte dall’organizzazione. Ferraro, invece, si sarebbe occupato dell’installazione dei software. Nuova udienza il prossimo 18 giugno.
23 Aprile 2025 | Redazione | CONDIVIDI SU FACEBOOK |