Sei, anche sette giorni prima che si conosca l’esito di un tampone Covid-19. È questo il tempo medio stimato, in questo particolare momento, che si registra in tutta la provincia di Trapani. In questi giorni molto particolari, dove l’ansia si mescola al “restare a casa”, il processo di valutazione dei tamponi va molto a rilento. Soprattutto per chi si è fatto la quarantena a casa e, dopo i 14 giorni di rito, deve fare un tampone di controllo. Ma perché si verifica questo? L’unico istituto accreditato dall’Assessorato regionale alla famiglia è il laboratorio presso il Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo che serve l’intera Sicilia Occidentale. Una mole di lavoro per la quale il laboratorio non riesce a farvi fronte in tempi veloci.
In provincia di Trapani uno spiraglio si era aperto con l’apertura di un laboratorio per i tamponi presso l’ospedale “Paolo Borsellino” (Covid hospital) di Marsala. Lo annunciò il direttore generale dell’Asp Trapani, Fabio Damiani. Ma attualmente è fermo: sono finiti i reagenti e non si possono processare i tamponi. «Arriveranno nelle prossime ore», assicurano dall’Asp Trapani. Intanto “in soccorso” all’azienda sanitaria della provincia di Trapani è arrivato l’Istituto zoo-profilattico che sta processando anche poco più di 700 tamponi provenienti da tutta la provincia di Trapani. Una “cortesia” istituzionale per accelerare i tempi.
A Castelvetrano intanto continuano le attività di prelievo tamponi Covid-19 con la nuova tecnica del Drive Thru. Chi deve sottoporsi a tampone faringeo, cioè chi è individuato dal servizio di Igiene pubblica, viene contattato e dovrà recarsi al posto indicato. Le persone, senza scendere dall’auto ma solo abbassando il finestrino, fanno il tampone grazie al personale preposto. Le operazioni sono coordinate dall’Asp di Trapani con la collaborazione della Prefettura di Trapani, dei sindaci, delle forze di polizia municipale e dei volontari della Croce Rossa Italiana.
AUTORE. Max Firreri