Castelvetrano ancora sommersa dai rifiuti. Nonostante la nuova ordinanza della Regione Sicilia per la deroga “ai limiti ambientali e alle potenzialità degli impianti”, la raccolta dei rifiuti non è ancora partita nella nostra città come in tutto il territorio trapanese.

Le strade, sia centrali che periferiche, sono sempre più invase da spazzatura di ogni tipo. La città sembra essersi trasformata in una grande discarica. Il Commissario Caccamo ci riferisce che qualcosa si muove: oggi un autocompattatore è riuscito a scaricare presso la discarica di Borranea e domani dovrebbero scaricarne altri due ma con oltre 500 tonnellate di rifiuti in strada è necessario che la Regione Siciliana accolga la richiesta, più volte sollecitata anche dalla Commissione Straordinaria, di un piano di raccolta straordinaria.

“Ogni mattina – scrive Giovanni Risalvato – per arrivare all’asilo, io e mio figlio siamo costretti a fare la gincana tra sacchi stracolmi d’immondizia. La scuola “Borsani”, una struttura nata per accogliere bambini, per proteggerli e tutelarli da ogni punto di vista, si è trasformata in un presidio di letame, letteralmente invasa da rifiuti.”

La questione rifiuti è la prima importante criticità del governo Musumeci che oggi ha incontrato il ministro Galletti per chiedere una ulteriore deroga ai limiti ambientali e alle capacità di discariche ormai sature: un provvedimento necessario per togliere l’immondizia dalle strade di mezza Sicilia.

Il governo nazionale, intanto, sarebbe pronto a mettere sul tavolo la soluzione drastica: subito la costruzione di un termovalorizzatore nell’Isola che potrebbe sorgere, nonostante l’attuale Piano rifiuti non ne preveda la costruzione.

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