E’ scattato a mezzanotte ‘bisonte selvaggio’ in Sicilia.
Fino al 20 gennaio gli autotrasportatori dell’AIAS e i produttori agricoli del “Movimento dei Forconi” presidieranno le arterie e gli snodi cruciali per i trasporti.
L’aumento del costo del carburante, la mancanza di regolamentazione dei pagamenti della committenza, il cartello imposto dalle compagnie assicurative e una rete infrastrutturale inadeguata sono le ragioni della protesta, alla base anche della nascita del Movimento ‘Forza d’urto’.
Dal 16 al 20 gennaio 2012 tutto il Popolo Siciliano si ferma perchè non è più disposto a essere schiavo di qualcuno. Visionate il video e partecipate a questa alba della nostra vita, della vita di tutti e dell’Italia intera
Noi stiamo soffrendo di più rispetto al resto d’Italia perche’ siamo periferici. Abbiamo piu’ volte chiesto l’intervento dello Stato in maniera da non allontanarci ulteriormente dall’Europa, ma non siamo stati ascoltati. Il nostro e’ uno sciopero spontaneo che non vuole produrre un eccessivo caos e che ci auguriamo vedra’ l’adesione di tutti i siciliani.
Ma è necessario perche’ ormai siamo con le spalle al muro. Non ci saranno le situazioni che si sono venute a creare nel 2000. Noi non vogliamo danneggiare nessuno. Ci fermiamo solo per il bene della Sicilia”. “Siamo stanchi – aggiunge il leader del Movimento dei Forconi, Mariano Ferro – perche’ questa terra potrebbe essere ricca e invece continuiamo tutti a soffrire. Abbiamo chiesto al governo, a tutti i governi, di ascoltarci: nulla. Adesso speriamo che con questa protesta abbiano un pizzico di attenzione nei nostri confronti.
presidente dell’Aias
Giuseppe Richichi
condivido totalmente. Sicilia mia, rialzati per riprenderti tutto ciò che ti è stato strappato violentemente, nn pagare un conto non tuo!
TRINACRIA SEMPRE!
Praticamente, grazie alla totale disinformazione nazionale, si può dire che nessuno ne sa niente… tant’è che anche l’articolo è stato postato con grave ritardo.
Comincia davvero bene, questa “liberazione”… da parte mia spero solo che vada avanti e che i forconi trovino quanti più bersagli di PORCI GROSSI possibile.
Sì, però a subire gli effetti della protesta sono stati, prima di tutto, proprio i lavoratori pendolari costretti a spostarsi in auto non avendo alternative. Gente su cui l’aumento dei prezzi del carburante pesa quanto e più di quelli che protestano. Aumento del carburante motivato dal ‘potenziamento del servizio di trasporto pubblico’. Che qui, praticament, non esiste.
17 gen 2012 09:26 am
Come al solito i telegiornali istituzionali della rai hanno imbavagliato le notizie buone che arrivano dalla Sicilia.
Ieri non si è parlato dello sciopero in atto nella nostra regione ma bensì di cose per la politica molto più importanti, le dimissioni di Cammarata per esempio che poco interessano noi tutti dato che qualcuno neanche sa chi è Cammarata,si parla di mafia , di cronaca , di processi , ma qualcuno di Voi sente mai parlare della Sicilia per la cultura ,le nostre menti eccelse,le proteste dei Siciliani puliti che tutti i giorni devono combattere contro i disaggi creati dai politici , dagli amministratori , dallo Stato .
Lo Stato come lo intendo io siamo tutti noi cittadini , e noi siamo stati espropriati dei nostri diritti da un gruppo di dirigenti pubblici e privati che fanno solo i loro loschi affari , che si sono impossessati dell’Italia e degli Italiani e che ci stanno spremendo come limoni .
Questo non è uno Stato democratico fondato sul lavoro e sulla famiglia poichè il lavoro ce lo hanno tolto , e le famiglie si sgretolano dietro ai debiti .
Sono dei parassiti che si nutrono del sangue degli Italiani,e che neanche sanno cosa sia il bene comune, ognuno a coltivare il proprio orticello nel bel mezzo del deserto assoluto.
Spero che la stampa nazionale si accorga almeno che esistiamo, che esiste una Sicilia di lavoratori,genitori,cittadini,gente onesta che è stufa di tutto questo, e che è arrivata ormai alla fame , e quando il popolo è alla fame ,
si incazza !!!
Tony , Campobello di Mazara.
vadano i camions a protestare in viale strasburgo, sotto la sede rai e pure a catania.. allora sì, che san remo, un bel concertone di clacsonn sonori e una bordata di fischi… giornalisti venduti. forza sicilia.. mi dispiace che ci stai pensando troppo tardi a protestare…meglio tardi che mai.