La scorsa settimana, la Provincia di Trapani, aveva approvato in consiglio comunale di consentire la soppressione selettiva dei piccioni, 14 voti favorevoli, 5 astenuti e 3 contrari (clicca qui per l’articolo)

Piccioni da far sparare ai cacciatori e niente cibo per gli animali. L’incredibile decisione dell’Ente era però finita nelle mani di Enrico Rizzi, coordinatore nazionale dei Circoli del PAE (Partito Animalista Europeo) che non aveva perso tempo per inviare una lunga diffida al Presidente della Provincia Mimmo Turano.

“Non dia corso ad un’idea crudele quanto illegittima anche perché in Sicilia gli interventi sulla fauna selvatica (come è considerato il piccione) sono di competenza della Regione e non delle Province. Ammazzati anche per vie illegittime, dunque.”

Oggi l’intervento del Presidente Turano che ha annunciato a Rizzi di non doversi più preoccupare dei piccioni come degli altri animali interessati dal provvedimento del Consiglio Provinciale. Nessuno di loro correrà alcun rischio, ha riferito il Presidente Turano.

L’abbattimento dei piccioni viene periodicamente proposto in più parti d’Italia. Ad emettere le Ordinanze sono spesso i Comuni i quali, però, non hanno alcuna competenza in materia di fauna selvatica. Tali disposizioni, infatti, sono regolarmente bocciate dal TAR.

Le Amministrazioni dovrebbero però rispettare precisi iter procedurali, tra cui il ricorrere in prima istanza a metodi incruenti oltre che provvedersi dei pareri dell’ISPRA, l’Istituto statale al quale la legge sulla caccia ha demandato in tema di gestione della fauna. In Sicilia, poi, quale Regione a Statuto speciale, la competenza è della Regione.

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