Abito a Castelvetrano da 17 anni. Ho 17 anni. Critico la mia cittadina da 17 anni. Che poi il posto in cui abitiamo lo critichiamo sempre e comunque, vero? Dai, lo facciamo tutti, a volte troppo spesso. Però oggi sono positiva. Oggi spezzo una lancia in favore di Castelvetrano.
Probabilmente tra meno di un paio d’anni andrò a studiare fuori, forse giornalismo, forse psicologia, devo decidere ancora, ma non nego che mi dispiace un po’ lasciare la mia città di nascita, e non solo per le panelle e i cannoli. Mi dispiace che non potrò più camminare per corso Vittorio Emanuele, o fermarmi sui gradini di Piazza Matteotti a parlare con qualche amico incontrato per caso.
Mi dispiace già. Perché in fondo Castelvetrano non è poi così male. Certo, ha i suoi problemi, e le persone a volte sono così strane! Già, le persone. Ci sono quelle che posteggiano male, e quelle che si confondono quando piove (ho come la sensazione che a Castelvetrano la pioggia crei una sorta di panico nella maggior parte degli automobilisti!), ci sono quelli che quando esci da un edificio pubblico non rispondono nemmeno al tuo “arrivederci”, e ti fanno rimanere male (sì, sarà stupido, ma se non mi saluti ci rimango male! Anche se non ci conosciamo! E un po’ m’incazzo anche).
Però poi entro al bar per prendermi un caffè e chi me lo serve è così gentile, e mi parla come se fossimo amici. E poi rimango a piedi perché lo scooter si spegne, e più di una persona si ferma ad aiutarmi spendendo anche parecchio del suo tempo per me, che sono una persona del tutto sconosciuta, alla fine il mezzo riparte anche. Poi mia madre deve comprare dei fiori, così andiamo insieme dal fioraio, e quest’ultimo, prima che io vada, mi regala una rosa e un sorriso raggiante.
Quindi mi passa la voglia di imprecare contro chi posteggia al centro della strada, di incazzarmi con chi si confonde per un po’ di pioggia, di offendermi per un mancato saluto. E in fondo mi basta così poco per pensare che mi mancherà questo posto. Che mi mancherà il profumo degli arancini e il sapore delle cassatelle. I sorrisi dei miei concittadini a volte un po’ strani.
Mi mancherà anche lamentarmi delle cose che non funzionano, probabilmente. Mi mancherà molto Castelvetrano, e fino a qualche tempo fa non pensavo che l’avrei mai detto. Ma oggi lo faccio, oggi sono positiva. Oggi non mi lamento perché non mi va e perché tanto lo fanno già la maggior parte delle persone. Oggi, nonostante tutto quello che va a rotoli, sono ottimista. E se posso dare un consiglio a tutti, siatelo anche voi, apprezzate quel che di bello c’è nella vostra città e non solo nella vostra città.
Sarà che ho 17 anni e sono ancora piena di sogni e illusioni, ma sono sicura che la bellezza si trovi un po’ ovunque, solo che talvolta siamo troppo occupati e stanchi per vederla. Ma c’è anche qui, vi giuro che l’ho vista con questi occhi, ed è bastato solo rifletterci su, è bastato solo fermarmi ad osservare. Un sorriso a tutti voi.
firmato
una lettrice ottimista
bellissima riflessione cara piccola mia concittadina, già proprio così se ci pensiamo bene la nostra città non è poi così male, lo penso da tempo. Se tanti nostri concittadini cominciassero ad amarla anche con i fatti,e con i piccoli gesti quotidiani, rispettando le più elementari regole del vivere civile si renderebbero conto che migliorerebbe la loro qualità di vita.
“Ció che rende ordinata e perfetta una città è l’abbondanza di uomini valorosi”
Vai per il mondo,ragazza e se poi dovessi sentire forte il richiamo di questa terra bellissima ritorna pure,i fiori più belli crescono fra le rocce e il vento
A 17 anni si deve essere positivi , non si deve solo vedere le cose negative , apprezzare tuto quello che ci da di buono la vita , anche fosse solo un sorriso o un abbraccio da uno sconosciuto.
Lottare per cambiare la mentalità di un paese arretrato e mediocre e superficiale , dove la gente fa solo ciò che gli conviene . Poi divieni maturo ,grande abbastanza da capire che la gente non vuole cambiare , dove le istituzioni ti abbandonano e spesso sono monito di cattivo esempio . E capisci che hai lottato invano , hai solo sprecato il tuo tempo .
non ho vissuto a castelvetrano, l’ho vissuta da “oriundo”, figlio di castelvetranesi… non è male, non è male. meriterebbe più rispetto da parte di chi la abita e la vive, più attenzione per la cosa pubblica, più rispetto per il suo ambiente… ma questo è un ragionamento che vale per tutte le città e paesi d’Italia.
caro amico, non appena diplomato andrai via, palermo-roma-pisa-milano a studiare, non importa i tuoi genitori rimarrano qui a dare la testa al muro per permetterti di studiare prendere la laurea e provare a lavorare, non in sicilia e neanche in italia, ricordati solo che la terra che ti ha generato non solo e’ arida ma anche matrigna,leopardi e altri amici.
da laureato non troverai che porte chiuse o negrieri, che per un pezzo di pane, ti faranno restare in questa economia fallita e fallimentare.
impara inglese, arabo, cinese e russo a laurea conseguita prendi un biglietto per il mondo e vedrai che sto posto ti manchera’ 2 volte l’anno.
deluso di questa realta’ socio economico culturale, nemo.
Interessante la tua esposizione, ma purtroppo la nostra città potrebbe davvero essere bella, basterebbe solo un po’ di rispetto per se stessi e per gli altri. Poi una considerazione devo proprio farla: perché per svolgere una qualsiasi professione è necessario prepararsi studiando e superare un concorso pubblico ed invece per fare il sindaco o l’assessore bastano un po’ di voti raccolti qua e là, promettendo chissà quali meraviglie se poi non ci si è neanche posti il problema di comprendere come mai al centro nord cittadine come le nostre offrono servizi pubblici, decoro urbano, programmazione di eventi culturali organici ad una progettualità di lungo termine e tanto altro da farci provare una emozione particolare quando andiamo a visitarle. Perché i nostri amministratori ogni tanto non fanno dei viaggi ( a loro spese ovviamente ) per constatare di persona come si vive in quelle città, come sono amministrate e porre in atto tutti i provvedimenti idonei almeno per tentare di emularle?
Boh!! Forse perché……..non è così male!!
Belle parole tesoro! sorellina sono fiera di te!
È bellissimo quello che hai scritto.
Un Castelvetranese.
Ps. Scrivi benissimo io non avrei dubbi su cosa fare in futuro.
Certo, vero, la bellezza si può trovare ovunque; ma Castelvetrano non è bella, ci sono delle belle chiese, e vi erano, un tempo belle case e bei palazzi, ormai disfatti o in disfacimento. Sì, si è riusciti a recuperare alcuni di essi grazie anche a politici/amministratori locali, altri invece sfregiano quel che di buono si è di recente fatto, per ignoranza o interessi, diretti o indiretti (parlo del tratto di piazza riaperta al traffico). Per quanto riguarda gli eventi culturali, non mi pare a Castelvetrano e dintorni ne vengano offerti pochi, specialmente nella stagione estiva. Vero è invece che si potrebbero migliorare i servizi pubblici, e soprattutto la sanità. Putroppo Castelvetrano è molto indietro paragonata a realtà del nord Italia, per non parlare di paragoni con il nord Europa. Purtroppo non cambierà molto in positivo nel prossimo futuro, putrtroppo vi è troppa gente che contiuna a ripetere che “tanto è lo stesso”. Putroppo sì è risusciti ad abbruttire anche Selinunte a forza di sovraccaricarla con Alberghi, anche se è vero che si è riusciti a fare anche delle cose carine allo “scaro”. Però a guardare Selinunte dal mare, era più bella 30 anni fa.