50 milioni di euro. Sarebbe questa la cifra da impiegare per costruire una strada: un raccordo anulare a quattro corsie nella zona nord della città, per migliorare la viabilità ed evitare intasamenti. Ovviamente il comune non ha i 50 milioni, però può chiedere il solito finanziamento pubblico. Anche se “chiedere” non vuol dire necessariamente “ottenere”.
Infatti l’idea di questa strada non è affatto nuova, visto che risale addirittura a 23 anni fa. E in 23 anni le richieste di finanziamento sono state parecchie. Purtroppo, tutte bocciate.
Oggi però l’opera è stata rispolverata dalla Giunta e passata al consiglio comunale per la “reiterazione del vincolo”: in sostanza, dato che per realizzare questa circonvallazione bisogna espropriare dei terreni, è necessario che in alcune zone si continui ad impedire al privato di costruire, sacrificando la proprietà privata all’interesse collettivo.
Ma un vincolo su un terreno può essere mantenuto per 23 anni, senza vedere l’ombra di una betoniera? Mistero.
La faccenda però si complica nel 2007, quando il consiglio comunale non solo non reitera il vincolo ormai decaduto, ma proprio su quei terreni approva un piano di lottizzazione ai signori Palmeri. Fine della storia? Mica tanto.
Forse qualcuno deve essersi accorto dello svarione, fatto sta che dopo un po’ la delibera viene revocata, perché “non si erano considerate le varianti al piano regolatore”. Tutto finisce allora nelle mani del TAR, che alla fine mantiene la validità della delibera.
Ma un vincolo su un terreno può essere mantenuto per 23 anni, senza vedere l’ombra di una betoniera? Mistero.
La faccenda però si complica nel 2007, quando il consiglio comunale non solo non reitera il vincolo ormai decaduto, ma proprio su quei terreni approva un piano di lottizzazione ai signori Palmeri. Fine della storia? Mica tanto.
Forse qualcuno deve essersi accorto dello svarione, fatto sta che dopo un po’ la delibera viene revocata, perché “non si erano considerate le varianti al piano regolatore”. Tutto finisce allora nelle mani del TAR, che alla fine mantiene la validità della delibera.
Ma nei meandri di leggi, leggine e regolamenti c’è sempre qualche articolo che, se adeguatamente interpretato, può rimettere in gioco chi ha perso. E il modo per reiterare il vincolo scaduto si trova: l’oggettivo “interesse pubblico”. Come se fosse normale costruire una circonvallazione nel lato della città (zona nord) molto meno interessato a fenomeni di intasamento della circolazione rispetto alla zona sud, dove invece ci sono i centri commerciali e l’area artigianale.
Dopo cinque sedute consecutive in cui non si riesce a raggiungere il numero legale, la delibera viene approvata due giorni prima di Natale da 13 consiglieri.
Dopo cinque sedute consecutive in cui non si riesce a raggiungere il numero legale, la delibera viene approvata due giorni prima di Natale da 13 consiglieri.
Fine della storia? Non proprio. Perché pare che della questione da un po’ di tempo si sia interessata anche la magistratura, almeno stando a ciò che ha dichiarato il consigliere Vaccara (tra gli assenti al momento dell’approvazione): “A quanto ne so, ci sarebbero indagini in corso da parte del Commissariato di Castelvetrano – ha affermato il consigliere dell’Idm – è giusto sapere che questa delibera sta comportando dei problemi politici, giudiziari, economici e di carattere amministrativo”.
Nel frattempo i signori Palmeri non sono rimasti certo con le mani in mano e qualche settimana fa hanno presentano ricorso al Tar. Dal canto suo, l’amministrazione comunale ha già nominato il proprio legale, l’avvocato Francesco Vasile, per una battaglia in cui gli unici perdenti potrebbero essere, come al solito, i cittadini.
Nel frattempo i signori Palmeri non sono rimasti certo con le mani in mano e qualche settimana fa hanno presentano ricorso al Tar. Dal canto suo, l’amministrazione comunale ha già nominato il proprio legale, l’avvocato Francesco Vasile, per una battaglia in cui gli unici perdenti potrebbero essere, come al solito, i cittadini.
Egidio Morici
per L’isola del 19/02/2011
AUTORE.
Egidio Morici
L’ammontare del contenzioso ammonta a circa 3.700.000,00.
E’ questa la cifra che i signori palmeri chiedono come risarcimento danni.
Siamo di fronte ad un’opera di interesse pubblico incerta contro un contenzioso certo .
Speriamo di farcela questa volta. Nel caso contrario il ns. bilancio comunale avra’ seri problemi.
Un’altra rinegozziazione dei mutui non credo si possa fare.
Complimenti a egidio morici per la semplicita’ con cui ha sintetizzato i fatti.
Al di là della questione della lottizzazione, resta il fatto che la circonvallazione nord, baipassando la strozzatura costituita dalla ferrovia, stazione, ex deposito, verrebbe a completare l’anello attorno alla città, considerata l’arteria importantissima che oggi unisce la via Partanna e la via Seggio.
caro gaetano la circonvallazione oggetto della discussione non e’ quella che pensi tu ma riguarda il tratto che fa’ il fìgiro opposto cioe’ la zona giallonghi fino ad arrivare a dietro il comune nuovo.
Una volta ai tempi di Macchiavelli si diceva che la “ragion di Stato ” prevaleva su ogni cosa ……….. e ogni tanto si abusava di questo esercizio ……….di fatti ” La ragion di Stato viene invocata per giustificare un atto dello stato o dei suoi rappresentanti, che si decide debba restare segreto, per evitare una guerra, una rivoluzione, una pandemia, delle dimissioni, o qualsiasi altro avvenimento possa minare la sopravvivenza dello Stato “.(Wikipedia )
Oggi se avessimo la possibilità di utilizzare invece Wikileaks anche a Castelvetrano , che svela i segreti della Ragion di stato , potremmo tentare di capire tutti i passaggi , elencati egregiamente ma anche sinteticamente nell’articolo , perchè di fatto attorno a questa vicenda si è creata nel tempo con varie conferenze di servizio , nei vari Consigli Comunali ,nelle rinunioni di capigruppo e negli interventi amministrativi ( con effetti speciali ) e determine o proposte di giunta , una grandissima confusione tecnicoamministrativa che è all’attenzione di tutte LE ISTITUZIONI e che sicuramente impegnerà l’intera amministrazione (sindaco, giunta , consiglieri comunali e soprattutto tecnici comunali ) in una battaglia giudiziaria che per anni terrà con il fiato sospeso tutti gli interessati, per la costruzione di un’utopia che non serve a nessuno così per come è progettata , che non è finanziabile attualmente perchè la presentazione del progetto all’epoca mancava di un elemento essenziale , che sono i vincoli che sono stati apposti postumi ed era inficiata oltretutto da un progetto di lottizzazione approvato dal Consiglio Comunale e confermato dal Tar ……che poi per “ragion di Stato ” non doveva esser più fatto !!!!