Un aereo della Nato ha rilasciato in modo sicuro una bomba in mare, poco prima di atterrare nella base aerea di Trapani, in Italia. L’episodio, riferiscono fonti dell’Alleanza atlantica, e’ accaduto ieri, intorno alle 16.30.
L’aereo, di ritorno da un volo operativo nel contesto dell’operazione Nato in Libia, ha sganciato l’armamento in mare, a circa 30 miglia nautiche a nord-ovest della citta’ di Trapani. Si e’ trattato di una misura precauzionale standard, spiegano le fonti Nato, in risposta a un problema tecnico nel sistema di lancio dell’arma.
L’armamento e’ stato rilasciato in un settore di mare designato in accordo a specifici requisiti di sicurezza per questo tipo di situazioni. La popolazione civile e le imbarcazioni commerciali, sottolineano le fonti, in nessun momento sono stati a rischio. L’aereo e’ atterrato in modo sicuro ed e’ gia’ nuovamente operativo. Le autorita’ nazionali competenti sono state notificate dell’accaduto.
AUTORE. Adnkronos
Che dire, continuiamo a fargli fare ciò che vogliono a casa nostra…
Il problema che afflige la nostra zona geografica e l’Italia intera comunque, dovrà porsi in modo critico tentando di rispondere ad alcuni legittimi quesiti che si pone il cittadino comune e ai quali i nostri politicanti dovrebbero tentare di offrire delle risposte plausibili e socialmente apprezzabili.
Come è possibile che ogni dieci o quindici minuti il nostro territorio viene attraversato da una macchina militare volante proveniente o di ritorno alla base militare di Birgi, senza che ciò possa rappresentare un oggettivo pericolo per la popolazione residente?
Qual’è la percentuale che un incidente possa capitare o che un rilascio di una bomba possa crearci dei problemi di certa serietà.
Se poi riflettiamo sui fantasmagorici costi di questa operazione militare in Libia: mediamente la missione di un aereo militare che va a bombardare quel paese nordafricano, a seconda dell’armamento che utilizza, costa circa 400.000/500.000 euro, credo che l’immediata riflessione imponga un ripensamento della fantastica manovra economica del governo italiano che, anzicchè tagliare lo stato sociale, dovrebbe incominciare a tagliare le spese limitari inconcepibili.
Anche nel maggior corretto rispetto dell’art. 11 della Carta Costituzionale.
Ma questo è un altro discorso, molto complesso che vorrei affrontare con chi di dovere.
Ma chi in Italia è ormai “chi di dovere”?